Puoi chiedere la Riduzione canone d’affitto: una grande opportunità poco conosciuta

Per alcune categorie di soggetti è possibile accedere alla riduzione canone d’affitto. Si tratta di una grande opportunità che i molti non conoscono.

Secondo quanto stabilito dalla normativa in vigore, è sempre possibile accedere alla riduzione del canone di locazione. Le motivazioni dietro tale richiesta possono essere diverse, ma resta il fatto che la maggior parte delle persone non conoscono quest’importante opportunità.

 riduzione canone d'affitto
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I motivi per i quali una persona potrebbe dover chiedere la diminuzione del costo del canone d’affitto possono essere diversi. Negli ultimi anni l’aumento del tasso occupazionale e le difficoltà economiche dovute all’aumento dei costi dei generi di prima necessità, hanno contribuito all’aumento del numero di inquilini che chiedono la riduzione del canone d’affitto.

Soprattutto durante il periodo della pandemia, quando numerosi lavoratori erano lasciati a casa in cassa integrazione, il numero di inquilini che sfruttava quest’importante opportunità è cresciuto in maniera esponenziale.

Le motivazioni per le quali un inquilino può accedere alla riduzione del canone d’affitto sono diverse. La presenza di problematiche relative alla struttura dell’immobile o agli impianti. In questo caso, è necessario che le problematiche siano emerse successivamente alla stipulazione del contratto.

In ogni caso, il coinquilino che ritiene di versare un canone d’affitto troppo alto, rispetto al valore dell’immobile preso in locazione, ha la possibilità di chiedere la riduzione dell’importo da versare mensilmente.

Oggi scopriremo quali sono i casi che permettono di accedere a questa opportunità e in che modo chiedere la riduzione del canone d’affitto.

Riduzione canone d’affitto: è possibile?

Molte persone non sanno che è possibile chiedere la riduzione canone d’affitto. Al momento della stipula del contratto di locazione, le parti devono concordare il prezzo da versare mensilmente, a titolo di affitto. In questo modo, colui che prende in affitto di immobile ha la possibilità di contestare il prezzo, già prima della stipula del contratto.

Nel caso in cui, se al momento della firma l’affittuario non si rendesse conto che il canone, che si accetta di versare, è più alto rispetto al valore effettivo dell’immobile, la legge ammette l’opportunità per l’inquilino di chiedere una riduzione del canone d’affitto.

Le ragioni per le quali una persona può accedere a questa grande opportunità possono essere diverse. Può accedere che l’affittuario abbia un impedimento lavorativo o di qualsiasi altra natura, che gli lo impedisca di onorare il contratto di locazione. In tal caso, la legge prevede la possibilità di accedere ad una diminuzione permanente dell’affitto, che avrà valenza fino allo scadere del contratto.

Tuttavia, può accadere che il proprietario dell’immobile non sia ben disposto a concedere la diminuzione del canone. Ma la legge prevede delle circostanze per le quali la riduzione dell’affitto è un vero e proprio diritto dell’inquilino.

È questo il caso dell’inquilino che scopre, dopo aver siglato il contratto, che l’immobile affittato presenta una serie di difetti che riducono notevolmente il valore del bene.

Quando si verifica una circostanza del genere, anche se il proprietario non ha intenzione di accordare la diminuzione del canone, l’inquilino può procedere per vie legali per far valere le proprie ragioni.

In tal caso, fino alla dichiarazione ufficiale da parte del giudice, l’inquilino si impegnerà a pagare il canone così come concordato nel contratto iniziale.

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