Occhio alla data di scadenza impressa sulle bottiglie d’acqua. Dopo non è davvero opportuno berla? Ecco la verità che non ti aspetti.
Spesso non ci facciamo quasi caso, eppure sulla confezione delle bottiglie di acqua che acquistiamo vi è sempre impressa una data di scadenza entro la quale consumarla. Ma davvero l’acqua ha una data di scadenza? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.
Siamo ormai giunti alla fine dell’ottavo mese dell’anno in corso che, come al solito, ha portato con sé le alte temperature tipiche della stagione e l’irrefrenabile desiderio di trascorrere dei momenti di relax, magari al mare mentre si è baciati dal sole. Tra i validi alleati contro il caldo si annovera senz’ombra di dubbio l’acqua.
A proposito di quest’ultima abbiamo già avuto modo di vedere assieme come a differenza di quanto si possa pensare, le bottiglie di acqua disponibili al supermercato non sono tutte uguali. Anzi, ognuna di esse presenta delle caratteristiche proprie a cui dover prestare attenzione per capire quali siano le migliori.
Sempre in tale ambito, inoltre, si invita a volgere un occhio di riguardo anche ad un altro aspetto. Ovvero la data di scadenza impressa sulle bottiglie d’acqua, con molti che si chiedono se davvero dopo tale data non sia più possibile berla. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.
Acqua in bottiglia, occhio alla data di scadenza: tutto quello che c’è da sapere
Come già detto, sono in molti a chiedersi se davvero non sia opportuno bere l’acqua una volta superata la data di scadenza impressa sulla confezione. In particolare la domanda che ci si pone è la seguente: l’acqua scade? Ebbene, l’acqua, interesserà sapere, non ha effettivamente una scadenza. Al fine di non alterare le relative caratteristiche chimico – fisiche, però, è necessario conservarla correttamente.
In particolare è bene ricordare che non bisogna lasciare le bottiglie di acqua in luoghi esposti alla luce del sole, così come nemmeno vicino a fonti di calore. Se è pur vero che l’acqua in bottiglia di per sé non ha scadenza, però, allo stesso tempo il consiglio è quello di consumarla preferibilmente entro tre anni dalla data di imbottigliamento.
Questo in quanto a scadere, in realtà, è la bottiglia di plastica. In base a quanto emerso da alcune analisi, infatti, con il passare del tempo la composizione del prodotto registra dei cambiamenti. In particolare, a distanza di due anni dalla data di imbottigliamento, sono state rilevate tracce di acetaldeide liberata dal PET. Si tratta, bisogna sapere, del materiale più utilizzato per la realizzazione delle bottiglie di plastica.
Proprio per questo motivo, onde evitare spiacevoli sorprese, il consiglio è quello di non oltrepassare la data di scadenza indicata. Solo in questo modo, infatti, è possibile avere la sicurezza di bere dell’acqua che presenti effettivamente tutte le caratteristiche organolettiche evidenziate sull’etichetta.