Busta paga, occhio all’indennità chilometrica: cos’è e come si calcola? La verità che non ti aspetti

Cos’è e come si calcola l’indennità chilometrica in busta paga? Ecco la verità che non ti aspetti.

Sono in molti a chiedersi chi ha diritto all’indennità chilometrica in busta paga e come funziona. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.

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Foto © AdobeStock

Il lavoro ricopre senz’ombra di dubbio un ruolo importante nella nostra vita in quanto ci consente di attingere a quella fonte di soldi necessaria per riuscire a fronteggiare le varie spese della vita quotidiana. Non stupisce quindi che siano in molti a volgere un occhio di riguarda alla busta paga, tanto da chiedersi cosa indichino le varie voci.

A tal proposito, ad esempio, abbiamo già avuto modo di vedere come si riveli essere molto importante prestare attenzione ad alcune variabili, tra cui le ore di lavoro, nel caso in cui si desideri sapere a quanto ammonta lo stipendio netto. Oggi, invece, vedremo assieme cos’è e come si calcola l’indennità chilometrica in busta paga. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.

Busta paga, cos’è e come si calcola l’indennità chilometrica: tutto quello che c’è da sapere

Nel caso in cui un lavoratore compia un viaggio di lavoro con mezzi propri e a sue spese, il datore di lavoro è obbligato a versare l’indennità chilometrica. Quest’ultima, infatti, scatta, nel momento in cui un dipendente o collaboratore si rechi in trasferta usando la propria auto, anziché quella aziendale.

Si tratta, in pratica, di un rimborso, volto a coprire i costi per spese quali ad esempio il carburante, le riparazioni, ma anche manutenzione, pneumatici e così via. Affinché si abbia diritto a tale rimborso, ovviamente, è necessario che le varie spese siano appositamente documentate tramite fattura, scontrini e così via.

Ma come avviene il calcolo di tale contributo? Ebbene, a tal fine vengono utilizzate le tabelle Aci, così come pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale. Quest’ultime aggiornate periodicamente in base ad una percorrenza media a seconda del tipo di vettura.

Entrando nei dettagli il datore di lavoro deve richiedere e ottenere le informazioni inerenti il veicolo utilizzato dal proprio lavoratore. A questo punto non bisogna fare altro che moltiplicare il costo chilometrico, così come si evince dalle tabelle Aci, per il numero di chilometri percorsi per la trasferta e il gioco è fatto.

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