Pass disabili, per chi scatta l’esenzione dal Bollo: il diritto non è per tutti

Il pass disabili è uno strumento importante ma che non dà diritto automatico all’esenzione dal Bollo auto. Ecco quali sono gli altri requisiti.

 

È sempre l’accertamento sanitario a stabilire la possibilità di dotarsi del contrassegno disabili. Questo è quanto stabilisce l’articolo 381 del D.P.R. 495/1992, che regola la circolazione e la sosta delle persone invalide.

Pass disabili 104
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Nello specifico, il contrassegno viene concesso qualora il disabile dimostri in modo inequivocabile la presenza di una patologia o di un impedimento fisico o psichico che rende necessaria la sosta nelle aree predisposte dal Comune di appartenenza. Il pass è valido cinque anni, anche in caso di disabilità permanente e, inoltre, non figura come contrassegno per il veicolo ma per lo stesso passeggero che lo ha richiesto. In sostanza, il disabile potrà usarlo a prescindere dalla vettura, a condizione essenziale che egli sia presente a bordo. Chiaramente, quando viene utilizzato, il bollino dev’essere posto sul cruscotto dell’auto, ben visibile qualora si verificasse un eventuale controllo. La possibilità di richiesta del pass disabili si estende anche alle persone non vedenti.

C’è tuttavia un nodo da sciogliere, ossia quello riguardante l’esenzione dal Bollo auto. Sono ben note, infatti, le agevolazioni fiscali destinate ai disabili, i quali possono procedere all’acquisto di un’auto usufruendo di una detrazione Irpef pari al 19% del costo complessivo, comunque non oltre i 18.075,99 euro. Inoltre scatterà anche l’Iva agevolata al 4% anziché al 22%. Misure che vanno a braccetto con l’esenzione dal Bollo auto, ossia la tassa sul possesso di una vettura. Tuttavia, in questo quadro occorre fare alcuni distinguo. Le categorie di beneficiari sono infatti ben definite.

Pass disabili e Bollo auto: quando scatta (davvero) l’esenzione

Va innanzitutto chiarito per chi, effettivamente, andrà a scattare l’esenzione dal Bollo auto. Il pass disabili la garantisce, ad esempio, per non vedenti e sordi, ma anche per disabili con handicap psichico o mentale (titolari dell’indennità di accompagnamento ai sensi dell’art. 30 della legge 388/2000). Inoltre, possono ottenere l’agevolazione anche i disabili con grave limitazione della capacità di deambulazione oppure soggetti a pluriamputazioni. Infine, rientrano nel beneficio i disabili con ridotte o impedite capacità motorie. Chiaramente, i casi più gravi dovranno figurare come riconosciuti anche ai sensi della Legge 104, con tanto di verbale rilasciato dalla Commissione per l’accertamento sanitario della propria Asl. Chi non dovesse risultare affetto da grave limitazione, inoltre, dovrà provvedere alle modifiche del proprio veicolo per ottenere il contrassegno.

Il quale, è bene ricordarlo, non dà in automatico il diritto all’esenzione dal Bollo auto. Al fine di ottenerla, stando a quanto previsto dal dl del 9 febbraio 2021, la presenza del pass disabili dovrà essere chiaramente indicata all’interno del dossier stilato dalla commissione medica di accertamento della disabilità. Inoltre, al tempo stesso dovranno essere previste le agevolazioni fiscali del caso per i veicoli. Qualora il richiedente non possedesse nessun requisito fra quelli previsti dal dl 9 febbraio 2021 (art. 4), subentrerà il nodo. Tali soggetti, infatti, non potranno ottenere l’accesso all’esenzione dal Bollo auto e nemmeno alle altre agevolazioni previste. Questo perché, ai sensi della suddetta normativa, essere “invalido con capacità di deambulazione sensibilmente ridotta” dà diritto esclusivamente al contrassegno. In sostanza, gli atti della commissione medica risultano fondamentali: da questi dipende lo sgravio dalla tassa.

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