Il Decreto Aiuti Bis ha introdotto novità per il Bonus TV. L’importo sale per garantire ai percettori di continuare a vedere i programmi preferiti.
La televisione deve essere vista da tutti indipendentemente dalla zona in cui si risiede. Questo l’obiettivo delle modifiche al Bonus TV.
Nell’attesa della pubblicazione del DL Aiuti Bis in Gazzetta Ufficiale continuiamo ad esplorare le misure introdotte o confermate dall’esecutivo. Tra i rifinanziamenti citiamo quello per il Bonus trasporti, il Bonus psicologo e il Bonus TV. Quest’ultimo ha subito dei cambiamenti dopo aver appurato la difficoltà per alcuni cittadini di continuare a vedere la televisione in seguito allo switch off. Il cambiamento di frequenze con il passaggio al nuovo standard di digitale terrestre MPeg 4 sta creando qualche problema di visione soprattutto per i canali Rai in diverse città italiane. La situazione risulta più complicata nei territori montani e in altri luoghi in cui non si ha certezza della ricezione del segnale televisivo. A cercare di risolvere il disagio interviene il “nuovo” Bonus TV.
Bonus TV, come cambia con il DL Aiuti Bis
Un provvedimento da 17 miliardi di euro arriva per risolvere i problemi creati con il cambiamento di frequenze. Il Bonus TV non cambia con riferimento ai requisiti. Per accedere alla misura che prevede lo sconto sull’acquisto di un decoder digitale terrestre compatibile con il nuovo standard occorre avere un ISEE inferiore a 20 mila euro e la cittadinanza italiana. Lo sconto sarà applicato direttamente dal venditore che chiederà unicamente la carta di identità del cliente e il codice fiscale per attivarlo.
Per garantire la visione della televisione anche a chi abita in zone montane o di difficile ricezione del segnale televisivo, le risorse sono state aumentate di 7,5 milioni di euro per aumentare l’importo del Bonus TV da 30 a 50 euro. La somma potrà essere spesa per l’acquisto di apparecchi satellitari di ricezione delle reti TV.
Gli aiuti non finiscono qui
Il Decreto ha stabilito lo stanziamento di 2,5 milioni di euro per l’anno in corso volti all’adeguamento degli impianti di trasmissione autorizzati alla riattivazione dato che non risultano soggetti ad interferenze. In questo modo si potranno soddisfare le numerose richieste arrivate al Mise in questi mesi.
Per conoscere le modalità attuative degli interventi e le procedure operative occorrerà attendere il Decreto di riferimento che il Ministero dello Sviluppo Economico dovrà emanare entro 30 giorni dall’entrata in vigore della disposizione in collaborazione con il Ministero dell’Economia e delle Finanze.