Un aiuto diretto al contrasto del rincaro dell’energia. Le bollette, con il decreto Aiuti, ricevono la possibilità della rateizzazione. A determinate condizioni.
Bollette alte e potere d’acquisto quasi mai così basso. La discrepanza fra le disponibilità economiche dei contribuenti e i costi da sostenere per il proverbiale arrivo a fine mese è sempre più evidente.
Il quadro generale ha ricevuto qualche strumento di mitigazione. In primis i bonus bollette, utili per chi, con un reddito troppo basso, fatica a completare il mosaico dei costi delle utenze. Con l’approvazione definitiva del decreto Aiuti, probabilmente l’ultimo importante atto del Governo Draghi, per i cittadini meno abbienti dovrebbe arrivare il rafforzamento dei finanziamenti volti ad assolvere le spese relative alle bollette di luce e gas. Anche nell’ottica di un periodo di rincari destinato, dati alla mano, ad allungarsi ulteriormente. Questo a causa dell’aumento del prezzo delle materie prime e, nondimeno, del perdurare della guerra in Ucraina, che non crea prospettiva rosee da qui al prossimo futuro.
A ogni modo, al netto degli aiuti, qualche sistema per ammortizzare i costi delle bollette in realtà c’è. E uno nemmeno troppo misterioso, visto che si tratta della rateizzazione degli importi. Una possibilità messa a disposizione (su richiesta) di coloro che, in difficoltà economica comprovata, non riescono a saldare in un’unica soluzione l’importo (rincarato) della propria bolletta. Chiaro che la somma in questione dovrà essere consistente e, al contempo, le capacità finanziarie dell’utente insufficienti per onorarlo. Ma andiamo con ordine.
Caro bollette, la chance della rateizzazione: chi ne ha diritto
La rateizzazione può avvenire su richiesta dell’utente, fornendo alcuni dati per ottenerla senza problemi. E, soprattutto, senza perdere la fornitura, anche a fronte di bollette non pagate. Secondo quanto sostenuto dall’Autorità per l’Energia, le reti e l’Ambiente (Arera), il primo importo dovrebbe corrispondere alla metà del costo della bolletta, mentre il numero complessivo delle rate non dovrà superare le 10, da un minimo di 50 euro l’una. Chiaramente, l’opzione è rivolta a tutti coloro che, in condizioni di difficoltà economica, non possono far fronte al costo delle proprie forniture, con periodo compreso fra gennaio e aprile 2022. I pagamenti saranno effettuati senza applicazione di interessi aggiuntivi. A ogni modo, il decreto Aiuti dovrebbe definire il tutto sulla base di un miliardo di euro di stanziamento.
Una cifra che verrà dirottata interamente sul contrasto al caro energia, nello specifico all’aumento dei costi delle utenze di luce e gas. Il quale è direttamente connesso al momento storico attuale. Il decreto Aiuti tiene conto sia del quadro geopolitico dovuto alla guerra fra Ucraina e Russia che delle scorie del rallentamento economico portato dalla pandemia. In questo senso, le difficoltà degli italiani sono ancora tangibili, tanto da non consentire a una fetta consistente delle famiglie di contrastare, con le sole forze portate dagli stipendi, il rincaro dei costi dell’energia. I quali, stando ai numeri, andranno a pesare soprattutto sul gas, per il quale si proverà a ridurre l’Iva al 5% e ad annullare gli oneri di sistema. Un primo passo, sperando che il trend possa cambiare. Magari con una spinta in ambito della sostenibilità, ma questo è un altro discorso.