TFR, quando è possibile chiedere l’anticipo: la verità che non ti aspetti

Quando è possibile chiedere l’anticipo del TFR e come fare a ottenere il pagamento di tale misura? Ecco la verità che non aspetti.

In determinate circostanze il lavoratore dipendente può presentare domanda per ottenere l’anticipo del TFR. Ma come funziona e soprattutto chi ne ha diritto? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.

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L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro“, recita l’articolo 1 della Costituzione del nostro Paese. Proprio l’attività lavorativa, d’altronde, riveste un ruolo importantissimo in quanto ci consente di ottenere il denaro necessario per far fronte alle varie spese della vita quotidiana. Non sempre, però, si ha il denaro necessario per pagare tutto ciò che si desidera.

Per questo motivo non stupisce che possa capitare a tutti di voler attingere a qualche entrata extra, magari chiedendo al proprio dato di lavoro l’anticipo del TFR. In determinate circostanze, in effetti, è possibile richiedere il Trattamento di Fine Rapporto in anticipo, ma non sempre. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.

TFR, quando è possibile chiedere l’anticipo: tutto quello che c’è da sapere

Acronimo di Trattamento di Fine Rapporto, il TFR è la somma che spetta al lavoratore dipendente al momento della cessazione del rapporto lavorativo. Questo a prescindere che avvenga a seguito di dimissioni, licenziamento oppure perché si è raggiunta l’età per accedere al trattamento pensionistico.

Ad occuparsi del relativo accantonamento è il datore di lavoro, con i lavoratori che, a loro volta, possono richiedere e ottenere in determinati casi il relativo pagamento in anticipo. Ma come funziona e chi ne ha diritto? Ebbene, a tal proposito bisogna sapere che possono richiedere l’anticipo del TFR solo i lavoratori che hanno maturato almeno otto anni di servizio presso la stessa azienda.

Ma non solo, per poter usufruire di questa opportunità è necessario che la richiesta sia motivata da una delle ragioni stabilite dalla legge. Tra queste si annoverano spese sanitarie per terapie e interventi straordinari, oppure per l’acquisto della prima casa per sé o per i figli. Non è possibile, però, richiedere l’anticipo per lo svolgimento di lavori di ristrutturazione dell’abitazione di cui si è già proprietari.

TFR, quando è possibile chiedere l’anticipo: occhio all’importo e ai casi di esclusione

Per quanto riguarda l’importo, inoltre, è bene sapere che l’ammontare massimo di anticipo è pari al 70% del TFR accantonato alla data in cui si effettua la richiesta. Il lavoratore interessato e in possesso dei requisiti richiesti, quindi, deve presentare richiesta scritta al proprio datore di lavoro, specificando la motivazione e il relativo importo.

Per finire ricordiamo che l’anticipo del Trattamento di Fine Rapporto può essere richiesto solo una volta alla propria azienda, nei casi previsti dalla legge. Non si ha diritto a tale misura, invece, nel caso in cui il lavoratore abbia una cessione del quinto in corso o in caso di pignoramento. In quest’ultimi casi, infatti, il TFR si presenta come una forma di garanzia per il debito residuo.

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