Reddito di Cittadinanza, incognita elezioni: che fine può fare con il Centrodestra

Una rivoluzione del Reddito di Cittadinanza, con riconversione di risorse e nuovi programmi di sviluppo. Il Cdx illustra parte del programma.

 

La campagna elettorale è iniziata ufficiosamente già nel momento in cui Mario Draghi ufficializzava le sue dimissioni da premier. Non che il governo di coalizione avesse appianato i toni, naturalmente.

Reddito di Cittadinanza Centrodestra
Foto © AdobeStock

I programmi elettorali, però, l’ufficialità non ce l’hanno ancora. Qualche dettaglio andrà limato per le principali forze politiche ma si tratta più che altro di questioni tecniche. Già adesso, infatti, è tutt’altro che difficile capire quali saranno i punti di forza dei vari schieramenti, o almeno quelli che loro riterranno tali. E i temi sul tavolo sono tanti e importanti, alcuni dei quali hanno contribuito persino a scrivere la parola fine all’esperienza a Palazzo Chigi dell’ex governatore della Banca Centrale Europea. Con tutte le incognite del caso. Il che, da una parte, mette più di una pulce nell’orecchio sulla stabilità di un eventuale nuovo governo di larghe intese. Strategia che ha più volte dimostrato di funzionare in modo approssimativo ma che, oggi come oggi, al netto delle nuove elezioni appare ancora come un’eventualità.

Le elezioni di settembre non sono poi così distanti. Eppure, al momento, i toni sembrano già esasperati, tra chi lascia il proprio partito dopo decenni di militanza e chi ha scelto di correre in solitaria cambiando strada rispetto alle convinzioni portate avanti fin qui. Con il comune denominatore della situazione economico-sociale attuale, che parla di un popolo italiano ancora alle prese con la crisi, di un’occupazione precaria preponderante e, soprattutto, di pochissime garanzie per il prossimo futuro. L’obiettivo è quindi ripartire dai temi attuali, in primis le misure in atto per l’assistenza ai cittadini. Fra queste, il discusso Reddito di Cittadinanza.

Reddito di Cittadinanza, in cosa consiste l’idea del Centrodestra

Il Centrodestra, animato a correnti alterne dalle ormai storiche tre forze politiche (Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia), ha messo sul tavolo alcune proposte per cercare di concertare il piano d’azione elettorale. E fra le voci del dossier politico spunta anche una voce relativa al Reddito di Cittadinanza che, nelle intenzioni dello schieramento, andrebbe sì mantenuto ma solo per determinate categorie. A spiegare la linea d’azione è stata la leader di FdI, Giorgia Meloni, che al Corriere della Sera ha illustrato la nuova idea: lasciare il RdC solo per anziani e famiglie con figli. In pratica, la misura nella sua forma attuale resterebbe solo in modo parziale. Per il resto dovrebbe essere cancellato, per lasciar posto a una riforma, sì, ma degli ammortizzatori sociali. Con una nuova struttura assistenziale denominata Reddito di solidarietà.

In pratica, si andrebbe a erogare un assegno da 650 euro ai non occupati over 60 e a tutte le famiglie con figli minori a carico o persone con disabilità. Il tutto, però, sarebbe regolato da un parametro reddituale, nello specifico un Isee inferiore a 15 mila euro l’anno. Inoltre, il sostegno riguarderebbe sia i dipendenti che le Partite Iva. Una strategia sulla quale, a quanto pare, i tre partiti avrebbero trovato una convergenza. In sostanza, il Reddito di Cittadinanza sarebbe destinato a cambiare qualora il Centrodestra dovesse vincere le elezioni. E c’è addirittura propone di destinare la metà delle risorse, circa 5 miliardi, alle imprese. In questo modo, per i nuovi assunti le aziende avrebbero in carico solo la metà degli stipendi. Il coordinatore di Forza Italia, Antonio Tajani, propone invece di destinare le risorse alle pensioni. Un rimpasto dei fondi volto a favorire l’apparato lavorativo piuttosto che quello assistenziale. Ma per far questo, a cambiare dovranno essere anche altri aspetti del quadro lavorativo.

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