Non si fermano i ritiri alimentari: al supermercato spariscono le famose patatine

 

Un nuovo ritiro nel settore alimentare come spesso ormai succede negli ultimi tempi. La salute degli italiani sempre più a rischio.Negli ultimi tempi non sono affatto pochi i prodotti ritirati dal mercato per le più svariate ragioni. Nella maggior parte dei casi si tratta di prodotti contaminati con qualche sostanza dannosa per l’organismo. Troppi casi nelle ultime settimane, le aziende che gestiscono i vari i supermercati sono spesso costrette a bloccare le vendite di determinati prodotti, cosi all’improvviso.

Patatine supermercato
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I ritiri generalmente partono da indicazioni del Ministero della Salute che dopo una serie di controlli valuta o meno la pericolosità di un determinato prodotto. Nel caso di riscontrato rischio si procede per la sottrazione dal mercato, dalla grande distribuzione generalmente del lotto in questione e si consiglia alla clientela che ha già acquistato quel prodotto specifico di fare un passo indietro e riportare l’articolo li dove è stato di fatto preso.

Nelle scorse settimane abbiamo visto come più prodotti siano stati di fatto eliminati dal commercio su indicazione dello stesso Ministero della Salute. Non si contano le diverse tipologie di articolo che nei mesi hanno di fatto caratterizzato queta non proprio piacevole dinamica. L’ossido di etilene è l’elemento capace di scatenare con maggiore frequenza le varie ondate di ritiri. La causa principale di quasi tutti i fenomeni del caso. Questa volta però il discorso è diverso.

A questo punto è chiaro immaginare che non sempre la grande distribuzione è sinonimo di qualità, quantomeno di maggiori controlli. Il secondo caso, la seconda condizione certo appare più spiccata perchè appare evidente quanto in condizioni di emergenza le cose funzionino in maniera assolutamente diversa. Questo certo è un vantaggio. I rischi però, quelli sono praticamente ovunque. Grande e piccola distribuzione, nessuna distinzione.

Non si fermano i ritiri alimentari: i rischi per la nostra salute non si placano

Al centro delle voci che in questi giorni infiammano il mercato ci sono finite addirittura alcune tipologie di patatine in busta. Quelle che solitamente acquistiamo per le nostre serate in compagnia oppure per uno snack tipicamente casalingo, da tv ad esempio. Chips salate biologiche a marchio Santa Maria, questo il prodotto ritirato per la seguente ragione: “sospetta presenza di atropina e scopolamina“.

Il tutto fedelmente riportato dal sito web “il fattoalimentare.it. Il prodotto in questione è generalmente venduto in sacchetti da 125 g. L’azienda produttrice in questione è la svedese Santa Maria AB, da Snack Food Poco Loco NV, la produzione avviene però in Belgio. Su indicazione della stessa azienda si invitano i clienti a non consumare tale alimento qualora fosse stato acquistato ed anzi di riconsegnarlo presso il negozio in cui è stato acquistato.

Gli alcaloidi tropanici, che si sospetta possano in qualche modo essere contenuti nell’alimento in questione possono portare a particolari effetti sulla frequenza cardiaca e sul sistema nervoso. Inoltre possono causare stordimento, mal di testa e nausea. La contaminazione può avvenire grazie ai cereali, e di conseguenza ai semi delle piante che li contengono. Miglio, nel sorgo e grano saraceno i cereali più iniziati di essere vettori di queste particolari e dannose sostanze.

In linea di massima insomma i rischi arrivano proprio dalla particolare composizione di tali alimenti e dalla presenza di determinate sostanze che vanno a colpire quella precisa tipologia di prodotto. La salute dei consumatori insomma continua ad essere fortemente a rischio. Per fortuna però gli accurati controlli di chi vigila fanno in modo che  la situazione in qualche modo appaia sotto controllo. Rischi presenti ma spesso contenuti anche se chiaramente determinati alimenti non dovrebbero affatto risultare contaminati da elementi dannosi potenzialmente per l’organismo umano, su questo non vi è alcun dubbio.

 

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