Lockdown a Wuhan, dove tutto era iniziato: cosa sta succedendo in Cina

Wuhan è nuovamente in lockdown. Un milione di persone si ritrovano chiuse in casa a causa di quattro asintomatici.

Omicron costringe Wuhan al lockdown. L’incubo riaffiora dove tutto è iniziato. Cerchiamo di capire qual è la situazione.

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Nel 2020 la città di Wuhan è diventata famosa nel mondo perché l’epicentro della diffusione del Covid 19. Nel 2022 torna a far parlare di sé per un nuovo lockdown indetto a causa della variante Omicron. Un milione di persone sono costrette a restare in casa e ad uscire solo se strettamente necessario. Come si è nuovamente giunti a questa restrizione? Cosa sta realmente accadendo nel distretto di Jiangxia? Tutto sembra essere nato dall’individuazione di quattro casi asintomatici che hanno fatto scattare l’allerta. La misura si è resa necessaria nell’ottica del Covid Zero ma, fortunatamente, dovrebbe durare solo pochi giorni. Le autorità hanno parlato di tre giornate per mettere in atto misure di controllo temporanee al fine di arginare la diffusione di Omicron.

Lockdown a Wuhan, cresce l’allerta

A spaventare è l’alta contagiosità di Omicron 5, la variante del Covid 19 che ha scatenato nel mondo una nuova impennata della curva. Il virus è in grado di superare le barriere innalzate con i vaccini e di colpire provocando febbre, mal di gola, stanchezza, mal di testa e numerosi altri sintomi. Si stima che Omicron 5 consenta ad un positivo di infettare tra le 10 e le 15 persone. Si comprende, dunque, come l’essere asintomatico sia una enorme problematica da affrontare. Anche se la pericolosità dell’ ultima variante è inferiore rispetto alle precedenti, la Cina segue la linea del cosiddetto “Covid zero” e impone restrizioni, chiusure e test di massa. Da qui la decisione di indire un nuovo lockdown per la città di Wuhan.

Una città ferma in attesa del calo dei contagi

Le autorità hanno imposto lo stop dei trasporti pubblici e la chiusura dei luoghi di intrattenimento. I residenti non possono lasciare il proprio quartiere se non per motivi strettamente necessari. In più, sono stati identificati i quartieri ad alto rischio soggetti ad un maggiore monitoraggio e a più ampie restrizioni. I cittadini, infatti, non possono uscire di casa. L’obiettivo è limitare al massimo il flusso di persone per le strade di Wuhan per arginare i contagi e puntare al Covid zero in poco tempo.

Si torna, dunque, a mettere in atto la strategia usata in seguito allo scoppio della pandemia nel 2020. Ricordiamo che Wuhan è stata la prima città ad imporre il lockdown per 11 milioni di persone fungendo da esempio per tutte le altre capitali, metropoli, cittadini e paesini del mondo.

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