Ad una settimana dallo scioglimento anticipato delle camere ci sono partiti che hanno risentito maggiormente della crisi di governo.
Sono passati pochi giorni dal caos politico che ha portato il Premier Mario Draghi a rassegnare le dimissioni.
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, non ha potuto fare altro che sciogliere le camere e indire le nuove elezioni. Come è noto, gli italiani saranno chiamati alle urne il prossimo 25 settembre. Dunque la campagna elettorale è già iniziata. Si sta già pensando agli accordi tra i vari partiti politici e al programma che dovrà essere presentato agli elettori.
Come stanno i partiti politici dopo la crisi
A questo punto è importante capire lo stato di salute dei partiti politici. Soprattutto, capire le intenzioni di voto degli italiani, in vista del 25 settembre. Ci da una mano la supermedia youtrend/agi, che fa la media dei dati elaborati dai maggiori istituti da Demopolis ad EMG, passando per Piepoli, Euromedia, Tecnè e SWG. I sondaggi continuano a sorridere a Fratelli d’Italia e al Partito Democratico, che restano i primi partiti per gradimento degli italiani.
I risultati del sondaggio di youtrend/agi
Fratelli D’Italia è il primo partito con il 23,3% di preferenze, il partito guidato da Giorgia Meloni nell’ultima settimana ha guadagnato lo 0,9%. Bene anche il Partito Democratico, che segue con il 22,8%. I dem hanno guadagnato 1,1% rispetto all’ultima rilevazione. Nei partiti minori, sono in crescita sia Italia Viva che Italexit. Il partito fondato da Matteo Renzi è al 2,7% con un guadagno dello 0,1%, mentre quello del leader Gianluigi Paragone è al 2,8% in crescita dello 0,2%.
I partiti in calo
Ad uscirne malconci sono i partiti che vengono considerati responsabili della fine anticipata della legislatura. Si tratta di Lega, Forza Italia e Movimento Cinque Stelle. Il carroccio, guidato da Matteo Salvini, è il terzo partito con il 13,7%, nonostante nell’ultima settimana abbia perso lo 0,9%. Perde un punto percentuale anche Forza Italia che si attesta al 7,8%. Il Movimento Cinque Stelle è al 10,1%, malgrado sia il partito che nell’ultima settimana ha subito il calo maggiore, perdendo l’1,1%. I Pentastellati sono considerati i principali artefici della crisi di governo, con il secco no dell’ex Premier Giuseppe Conte al ddl Aiuti. In questo periodo sono in una nuova fase di cambiamento, con molti esponenti di spicco, in primis Luigi Di Maio, che hanno lasciato il movimento.
Come funzioneranno le coalizioni
La supermedia youtrend/agi, dopo aver analizzato le intenzioni di voto degli italiani, si concentra sulle coalizioni, che sappiamo essere fondamentali per vincere le prossime elezioni. Ebbene, il centrodestra unito è in netto vantaggio rispetto al centrosinistra. La coalizione formata da Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia raggiungerebbe il 46% delle preferenze. Mentre resta ancora un punto interrogativo su come andrà a formarsi la coalizione di centrosinistra.
I tre scenari per la coalizione di centrosinistra
Il risultato elettorale del centrosinistra dipenderà dalle alleanze tra i vari partiti. Youtrend/agi ha elaborato tre scenari diversi. Il primo porta ad un risultato elettorale per il centrosinistra del 30,3%, che sarebbe il risultato dall’unione di Partito Democratico, Azione di Carlo Calenda, + Europa della leader Emma Bonino e Italia Viva di Matteo Renzi. La seconda ipotesi esclude Italia Viva, quindi oltre al Pd aggiunge Azione, + Europa, Articolo 1, i Verdi e sinistra italiana. In questa seconda ipotesi la coalizione raggiungerebbe il 33,5%. L’ultimo scenario prevede tutti i partiti del centrosinistra insieme con l’aggiunta del Movimento Cinque Stelle. In questo caso la coalizione raggiungerebbe il 43,6%, indietro comunque del 2,4% rispetto al centrodestra.