Crif, attenzione, come fare a sapere se si è nella lista dei cattivi pagatori? Ecco la soluzione che non ti aspetti.
Sapere se si è o meno iscritti nella lista dei cattivi pagatori è possibile. Ma come fare? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.

Ormai da oltre due anni ci ritroviamo purtroppo a dover fare i conti con le ripercussioni negative del Covid sulle nostre vite e sulle nostre tasche. Riuscire a fronteggiare le varie spese risulta sempre più complicato e se tutto questo non bastasse a peggiorare la situazione ci si mette il preoccupante aumento generale dei prezzi con rincari del 43%.
Un contesto particolarmente difficile, con molti che temono anche le possibili conseguenze derivanti da possibili debiti pregressi. In particolare, in tale ambito, sono in molti a chiedersi come fare a sapere se si è nella lista dei cattivi pagatori. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito
Crif, come sapere se si è nella lista dei cattivi pagatori: tutto quello che c’è da sapere
Abbiamo già visto come sia importantissimo stare attenti alle ricerche su internet e alla propria cronologia di navigazione, in quanto potrebbero mettere a serio rischio l’acceso al credito. Anche una volta ottenuto un finanziamento, però, non bisogna abbassare la guardia. Anzi è fondamentale prestare attenzione alle relative scadenze, onde evitare di dover fare i conti con spiacevoli sorprese.
In particolare è bene ricordare che nel caso in cui si salti il pagamento della rata di un prestito, di un finanziamento o di un mutuo, è possibile che si venga inseriti nell’elenco della Centrale di Rischio Finanziario, meglio conosciuta come Crif. Una situazione indubbiamente poco piacevole, in quanto si rischia di non riuscire ad accedere ad altri tipi di finanziamento o addirittura non poter aprire un conto.
Proprio per questo motivo non stupisce che siano in molti a chiedersi come fare a sapere se si è nella lista dei cattivi pagatori. Ebbene, a tal fine bisogna sapere che il CRIF mette a disposizione un modulo online da compilare ed inviare alla società stessa.
A quel punto CRIF fornirà un riscontro in merito entro 30 giorni dalla ricezione della documentazione completa, ovvero modulo di richiesta firmato e documenti identificativi. Tale servizio, ricordiamo, è gratuito per le persone fisiche. Per le aziende, invece, così come si evince dal sito ufficiale del CRIF è pari a:
- 4 euro (IVA inclusa), nel caso in cui vengano rilevate informazioni (cfr. sentenza Tribunale civile di Bologna n° 2841/14);
- oppure 10 euro (IVA inclusa), nel caso in cui non sia presente nessuna informazione (cfr. provvedimento del Garante per la protezione dei dati personali del 23 dicembre 2004, n° 14).