Pensione, arriva la proroga: c’è chi può uscire a 58 anni

In pensione con Opzione Donna. Il Governo garantisce che si potrà fare anche nel 2023, con allargamento alle nate nel 1963 e 1964.

 

Chi ragiona con la testa di un giovane lavoratore ha ben chiaro il proprio concetto di pensione. Un traguardo quasi irraggiungibile, a meno che la sorte non gli abbia concesso una certa stabilità fin dai primi anni di lavoro.

Pensione 58 anni
Foto © AdobeStock

Una prospettiva tutt’altro che normale ma tant’è. Del resto, non è un caso che il tema delle pensioni sia costantemente al centro dell’agenda dei vari Governi, senza che negli ultimi anni si sia riusciti a venire a capo dell’intricato rebus. E anche in ottica 2023 il quadro è ancora a tinte fosche, tanto che alcune categorie di lavoratori hanno finito per bannare il termine dal proprio dizionario, accontentandosi di imbastire la propria carriera lavorativa affiancandovi un’integrazione volontaria che fungerà, in futuro, da fondo pensione. Uno scenario abbastanza sconfortante se si pensa agli anni di contribuzione (e quindi di lavoro) necessari per ottenere un trattamento pensionistico.

Al netto degli strumenti attualmente vigenti, qualche spiraglio per una pensione più a stretto giro per una determinata categoria di lavoratori sembra finalmente alla portata. Ne ha parlato il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, confermando l’intenzione di prolungare Opzione Donna almeno per un altro anno. Una nuova proroga in sostanza, che non sposta di molto l’urgenza del tema in ottica riforma. Tuttavia, il prolungamento dell’opzione consentirà a una buona fetta di lavoratrici di accedere alla pensione già all’età di 58 anni, anche nel 2023. Tamponando, per il momento, l’emergenza della risposta da dare a coloro che, a partire dal prossimo anno, sarebbero rimasti fuori da Quota 102.

Pensione, uscita a 58 anni: come accedere al trattamento

Dal momento che nemmeno l’impalcatura del Governo risulta stabile, anzi, sta scricchiolando ormai da diversi giorni, ecco che la proroga su Opzione Donna va a lenire almeno in piccola parte l’emergenza sul futuro della pensione degli italiani. L’ipotesi di uscita a 58 anni anche nel corso del 2023 è sul tavolo, con ottime probabilità di arrivare a dama. Le donne con 35 anni di contribuzione e un’età anagrafica di 58-59 anni potranno quindi già accedere alla pensione, mantenendo questa possibilità anche con l’anno che verrà. Non era scontato visto che Opzione Donna è già stata prorogata per il 2022, con requisiti da raggiungere al 31 dicembre 2021. Il Governo potrebbe aggiustare il tiro anche in questo senso, estendendo il pacchetto a chi compirà (o ha già compiuto) 58 anni nel 2022.

Qualora si riuscisse effettivamente a compiere il passo, si andranno a coinvolgere le lavoratrici nate nel 1964 e nel 1963. A fronte di una finestra mobile che resterà invariata, basata su 12 mensilità. Inoltre, una normativa di questo tipo sposterebbe di poco anche le risorse statali messe a disposizioni, in quanto si andrà a tamponare con il ricalcolo dell’assegno interamente contributivo. In pratica, per chi andrà in pensione con questo sistema l’assegno sarà appena più basso rispetto a quello di chi usufruisce del sistema misto o retributivo. Il tutto in attesa che si giunga a un nuovo assetto anche in senso generale. Allo stato attuale, a meno di non concedere una proroga anche a Quota 102, la prospettiva è di ritrovarsi invischiati nuovamente nelle normative della Legge Fornero. E con la crisi di Governo, il tema pensioni si è fatto decisamente scottante.

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