Tempesta solare in arrivo: ecco cosa dobbiamo aspettarci

Gli scienziati fanno sapere che c’è una tempesta solare in arrivo che provocherà possibili aurore, ma che blackout e disagi alle comunicazioni.

A partire da martedì 19 luglio, una tempesta solare potrebbe colpire la terra. Da questo fenomeno potrebbero scaturire delle meravigliose aurore boreali, ma non sono esclusi disagi alle comunicazioni e blackout.

tempesta solare
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Le tempeste solari sono fenomeni assolutamente normali, causate dalle forti emissioni prodotte dal Sole, che generano un forte vento solare.

Tale vento contiene particelle con un alto quantitativo di energia, che vanno impattare con il campo magnetico terrestre. Il fenomeno persiste dalle 24 alle 36 ore successive all’esplosione solare.

Sebbene le esplosioni sulla corona del Sole si verificano di frequente, queste creano problemi al campo magnetico terrestre solo quando il vento solare viaggia in direzione del pianeta terra.

Qualche giorno fa è avvenuta un’esplosione di massa coronale, per questo motivo tra il 19 e il 21 luglio sono previsti gli effetti del vento solare sul campo magnetico terrestre.

Secondo il bollettino fornito dalla National Océanique and Atmospheric Administration (NOAA) c’è un 45% di possibilità di andare incontro ad un blackout.

Tempesta solare in arrivo: di cosa si tratta

Lo scorso 15 luglio è avvenuta un’esplosione di massa coronale del Sole che, come spesso accade, provoca una tempesta solare. Il fenomeno è stato celebrato da diversi scienziati, anche il Dottor Sebastian Voltmer ha twittato:

“La vastità della protuberanza è impressionante. È stato spettacolare vedere una parte in movimento molto veloce espellere e staccarsi di lato.”

L’esplosione della massa coronale del Sole può essere definita come un’enorme bolla di radiazione e particelle emessa dal Sole in seguito ad un’esplosione. Quest’ultima avviene ad altissima velocità, tanto da essere visibile tramite l’utilizzo di telescopi ad altissima definizione.

L’esplosione, infatti, proietta nello spazio le particelle provenienti dal Sole. Quando il vento solare punta verso la terra, le particelle provenienti dall’esplosione riescono ad interferire con la rete delle comunicazioni, creando non pochi problemi.

Tuttavia, l’incredibile fenomeno dà vita a delle bellissime aurore boreali, visibili anche a latitudini molto lontani dei poli. È questo il caso nella tempesta elettromagnetica del 1989, che si verificò nei cieli del Québec, causando un’aurora boreale visibile fino in Texas.

Radiazioni pericolose per l’uomo

Quando il Sole rilascia delle particelle ad alta energia dirette verso la Terra, queste possono generare delle radiazioni dannose per gli esseri umani e per tutti gli esseri viventi.

Dopotutto, si tratta di radiazioni nucleari a bassa energia e, sebbene l’atmosfera e la magnetosfera riescano ad offrire una protezione adeguata a livello del suolo, non si può dire lo stesso per gli astronauti che sono potenzialmente esposti alle radiazioni ionizzanti.

Si tratta di particelle ad alta energia, che sono in grado di danneggiare la struttura del DNA delle cellule, provocando il cancro e altri seri problemi di salute.

Per quanto, invece, riguarda i sistemi di comunicazione, va detto che le tempeste ionosferiche e sono in grado di influenzare le comunicazioni radio a tutte le latitudini.

In particolare, esse non interferiscono con le frequenze delle Tv e delle radio, poiché poco influenzate dalle attività solare. Il discorso cambia per quanto riguarda le onde corte terra-aria e radioamatoriali, con frequenza inferiore a 30 MHz.

Lo stesso principio può creare problemi ai sistemi di navigazione, come GPS e Laurent.

Inoltre, quando le tempeste colpiscono la parte alta dell’atmosfera generano delle onde di espansione che modificano temporaneamente l’orbita gravitazionale dei satelliti.

Se questi non vengono prontamente risistemati, c’è il rischio che si avvicinino troppo alla superficie terrestre con ila possibilità di essere bruciati, dall’attrito con essa.

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