L’epopea infinita delle tre caravelle: quanto valgono le mitiche 500 lire

Caravelle o no, le tre navi di Colombo continuano a fare storia. Anche per via di una moneta che ha contribuito ad accrescerne la leggenda.

 

Forse le mitiche tre caravelle di Cristoforo Colombo non erano proprio tre. O meglio, il conteggio sarebbe anche giusto se non fosse che, secondo gli studiosi, le vere e proprie caravelle fossero solo due.

500 lire caravelle
Foto: Web

La nave ammiraglia di Colombo, per la precisione, sarebbe stato un veliero più imponente, della tipologia nau, in uso all’epoca alle flotte portoghesi. Praticamente una versione più piccola delle caracche spagnole. Ma visto che non tutti sono degli studiosi, l’epopea delle tre imbarcazioni del navigatore genovese ha attraversato i secoli rendendo tutto sommato ininfluente, ai fini della loro popolarità, il fatto che fossero realmente tre caravelle. Anche perché a una di esse, la Pinta, va attribuito il merito di aver avuto a bordo l’uomo che per primo distinse le coste americane nella notte del 12 ottobre 1492, Rodrigo de Triana. Tanto per rendere l’idea della loro valenza simbolica per il nostro Paese, anche se per la verità Colombo agiva finanziato dalla Corona di Spagna, le lire più celebri sono proprio quelle raffiguranti le tre imbarcazioni.

Un pezzo da 500, storico, con corpo in argento e coniatura non troppo tempo dopo la fondazione della Repubblica italiana. Il che, già di per sé, ne alza incredibilmente il valore. Sì perché naturalmente le lire non sono più in circolazione e difficilmente si riuscirebbe, ora come ora, a convertirle in euro. Questo, di fatto, proietta il loro valore, oltre che sul piano affettivo, su una mera valutazione economica legata alle condizioni delle monete. Nel caso delle 200 lire con le caravelle, si parla di un vero e proprio pezzo pregiato. In questo senso, il loro valore non sarebbe più che simbolico, visto che di 500 lire ce ne sono parecchie. Attenzione però, perché sono sempre i dettagli a fare la differenza.

Le vecchie 500 lire con le caravelle? Una fortuna nel palmo della mano

La storia di questa moneta è abbastanza particolare. Coniata in due diversi momenti, fra il 1958 e il 1967 e poi dal 1982 al 2001, la sua nascita intendeva essere un omaggio ai parlamentari sostenitori del ministro Giuseppe Medici. Ne furono stampate poco più di 1000 come prova, scritta che peraltro compariva in basso, nel 1957. E non verranno mai messe in circolazione. Le immagini erano comunque le medesime, senonché la data fosse quella del 1957 e la dicitura non era “Repvbblica” ma “Repubblica”. Un errore, inoltre, riguardava proprio le caravelle, posizionate controvento. Da quel momento nacque, assieme alle polemiche, una sorta di leggenda che voleva più monete coniate (almeno 2 mila) e, quindi, una possibile, sia pur ridotta, circolazione delle stesse.

Attenzione quindi, perché non è da escludere che qualche pezzo possa nascondersi in un cassetto dimenticato, magari in un borsellino che conserva gli ultimi residui di vecchie lire, tenute per ricordo. Quanto potrebbe valere la moneta dell’errore? Le stime parlano anche di 10 mila euro qualora fosse a fior di conio, quindi assolutamente immacolata, priva di tacche, graffi e completamente pulita. Una vera fortuna quindi, nonché una delle ambizioni proibite dei principali collezionisti. Visto che non se ne conosce il numero esatto né se effettivamente ve ne siano alcune ancora in circolazione, il loro valore è solo potenziale. Qualora ne spuntasse fuori una, quindi, si potrebbe ricavare persino qualcosa in più. Una controllata non fa mai male.

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