Brutte notizie per chi deve volare, tutto confermato: mani nei capelli per i passeggeri

Si prepara un giovedì nero per i viaggiatori. I sindacati confermano lo sciopero Ryanair per il 17 luglio: i dipendenti Enav incroceranno le braccia.

 

Si annuncia un giovedì di passione per migliaia di viaggiatori, già da ora impantanati fra le conseguenze dello sciopero Ryanair. Il quale è stato confermato dai sindacati per la giornata del 17 luglio.

Ryanair sciopero
Foto © AdobeStock

Una decisione che, chiaramente, mette in discussione non solo la regolarità dei voli ma anche l’intera carrellata di correlati, a cominciare dallo spostamento delle trasferte per finire al rimborso dei biglietti. Il che, in piena estate, rischia di essere un cattivissimo affare. Il problema, però, non riguarda solo Ryanair. E se qualche compagnia (e qualche aeroporto) è riuscita a far rientrare l’emergenza personale e sui salari, la low cost irlandese resta sul piede di guerra. Le problematiche generali del trasporto aereo registrate in queste settimane sono quindi la colonna portate dello sciopero generale proclamato dai lavoratori di Ryanair, come ricordato nella giornata dell’11 luglio dal segretario nazionale della Filt Cgil, Fabrizio Cuscito.

Proprio il leader sindacale ha ricordato che l’agitazione è stata confermata “in mancanza di iniziative concrete nella direzione del miglioramento delle condizioni di lavoro e dell’adeguamento dei salari”. Ribadendo, in buona sostanza, le motivazioni che avevano alimentato il caos di compagnie e aeroporti soprattutto nel nord Europa. Poco risolutivi, in questo senso, gli incontri avvenuti nelle ultime settimane, incluso l’ultimo al Ministero delle Infrastrutture. Al quale, peraltro, è stato richiesto di convocare un ulteriore confronto con le altre compagnie low cost, così da verificare “il rispetto dell’applicazione dell’articolo 203 del Decreto Rilancio sull’applicazione dei minimi salariali”. Previsti peraltro dal contratto nazionale del settore.

Ryanair, sciopero confermato: cosa succede giovedì 17

La decisione dello sciopero ha attirato le ire del Codacons, il quale ha invitato i lavoratori Ryanair a ripensarci in virtù dei gravissimi problemi che uno stop causerebbe ai viaggiatori nel pieno della stagione estiva. Anzi, l’associazione ha parlato per bocca del presidente Carlo Rienzi come di “una vera e propria violenza verso gli utenti, che non hanno alcuna colpa”. E, anche più pesantemente, il presidente ha parlato di “cittadini come ostaggi”, con una decisione che aggrava ulteriormente la già pesante crisi del comparto aereo. Ma tant’è. Anzi, di mezzo c’è pure lo sciopero EasyJet, indetto da UilTrasporti, che interesserà la fascia oraria fra le 14 e le 18. Le azioni di sciopero interesseranno praticamente tutto lo stivale, dai centri di controllo Area di Milano, Roma, Padova e Brindisi fino ai vari aeroporti.

Il risultato è un caos annunciato. A scioperare, infatti, saranno anche altri settori, come quello delle aziende di vigilanza privata degli scali e dell’handling. Tutti pronti a incrociare le braccia dalle 14 alle 18. In generale, l’agitazione interesserà la maggior parte dei dipendenti dell’Ente Nazionale per l’Assistenza al Volo (Enav) in Italia. I passeggeri hanno già le mani nei capelli. E pensare che l’estate doveva portare risposte positive al settore.

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