Occhio al caro carburante! I prezzi sono in calo ma continuano ad essere volatili. Ecco cosa sta succedendo e cosa c’è da aspettarsi.
Continua a scendere il prezzo di benzina e diesel ma è bene non abbassare la guardia per via della loro volatilità. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.
A partire dal Covid fino ad arrivare al preoccupante aumento generale dei prezzi sono diversi i fattori che hanno un impatto negativo sulle nostre vite e sulle nostre tasche. Far fronte alle varie spese risulta sempre più difficile e se tutto questo non bastasse diversi sono i costi con cui dover fare puntualmente i conti.
Ne è un chiaro esempio il carburante che nell’ultimo è finito al centro dell’attenzione per via di un aumento dei prezzi non indifferente. Anche se il prezzo di benzina e diesel continua a scendere, infatti, costa ugualmente tanto. Se tutto questo non bastasse è bene non abbassare la guardia per via della loro volatilità. Ma cosa c’è da aspettarsi? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.
Caro carburante, prezzi in calo ma volatili: tutto quello che c’è da sapere
Tra le voci che pesano maggiormente sul bilancio famigliare, abbiamo già avuto modo di vedere assieme che risparmiare sulla benzina è possibile. Sempre in tale ambito, inoltre, interesserà sapere che i prezzi di benzina e diesel continuano a scendere. Nonostante ciò il carburante continua a costare ugualmente tanto e proprio per questo motivo è bene non abbassare la guardia, soprattutto considerando la loro volatilità.
Il prezzo del carburante, come noto, continua a restare attorno alla soglia psicologica dei due euro al litro, ovvero circa 40 centesimi sopra la media di un anno fa. In base ai dati del ministero della Transizione ecologica, così come riportato da Money, nella settimana dal 4 al 10 luglio il prezzo medio della benzina è stato pari a 2.028 euro, mentre quello del diesel a 1,981 euro.
È stato registrato quindi un calo rispetto alle settimane precedenti. Questo è stato possibile, così come dichiarato sempre a Money dal direttore dell’Istitute for global studies Nicola Pedde, per via dei tagli sui prezzi raccomandati, ma anche grazie alla discesa delle quotazioni del petrolio.
Il mercato, infatti, si starebbe dirigendo verso una fase di stabilizzazione, ma i prezzi, anche per via delle varie incertezze a livello internazionale, continuano ad essere volatili. Proprio per questo motivo è bene non abbassare la guardia. Lo sa bene il governo che è al lavoro per introdurre, molto probabilmente, un nuovo taglio delle accise.
Il prossimo 2 agosto, ricordiamo, è il termine ultimo entro cui verrà applicato il taglio di 30 centesimi al litro per benzina, diesel, gpl e metano per autotrazione. Per questo motivo si starebbe pensando di portare in seguito tale taglio attorno ai 50 centesimi.
Questo, ovviamente, al fine di tenere il prezzo sotto la soglia dei due euro. Al momento, comunque, è bene sottolineare, si tratta solo di ipotesi. Non resta quindi che attendere e vedere quali misure verranno attuate nel corso delle prossime settimane dal governo al fine di contrastare il caro carburante.