Bollette di luce e gas, leggi bene tra le righe: in questi casi è possibile non pagare

Occhio a queste voci presenti nelle bollette di luce e gas in quanto, in determinati casi, è possibile non pagare.

Non pagare le bollette di luce e gas in determinati casi è possibile, ma come fare e soprattutto chi ne ha diritto? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.

bollette arretrati
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Alimentazione, carburante, istruzione dei figli e chi più ne ha più ne metta. Sono davvero tante le volte in cui ci viene chiesto di mettere mano al portafoglio al fine di pagare i vari beni e servizi di nostro interesse. Tra le voci che pesano maggiormente sul bilancio famigliare si annoverano senz’ombra di dubbio le bollette di luce e gas.

Proprio soffermandosi su quest’ultime abbiamo già avuto modo di vedere assieme che vi è un trucco grazie al quale poter risparmiare un bel po’ di soldi e contrastare il caro bollette. Sempre in tale ambito, inoltre, si invita a prestare attenzione alle voci presenti proprio nella bolletta, in quanto in determinati casi è possibile non pagare. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.

Bollette di luce e gas, in questi casi è possibile non pagare: tutto quello che c’è da sapere

Come già detto è bene prestare attenzione alle voci presenti nella bolletta in quanto in determinati casi è possibile non pagare. Entrando nei dettagli, infatti, è bene sapere che in base a quanto deciso dall’Antitrust non bisogna provvedere al pagamento delle bollette di luce e gas con consumi arretrati fatturati in ritardo.

Il tutto stabilendo in due anni il termine di prescrizione del pagamento. Questo in quanto, come è possibile intuire, si tratta di una situazione in cui il mancato pagamento non dipende dalla responsabilità dell’utente, bensì dalla tardiva fatturazione dei consumi da parte del gestore stesso.

Come riportato anche dal sito dell’ARERA, d’altronde: “In base al Codice civile, per gli importi fatturati con eccessivo ritardo il venditore perde il diritto al pagamento, cioè il suo credito per tali importi cade in prescrizione“.

Entrando nei dettagli per quanto concerne: “la fornitura di elettricità, gas e acqua il termine oltre il quale il credito del venditore o gestore si prescrive è di due anni. La prescrizione vale sia in caso di importi che vengono fatturati per la prima volta, sia in caso di ricalcoli di importi già fatturati in precedenza”.

Una volta trascorsi due anni di tempo, quindi, i gestori non possono richiedere il pagamento degli arretrati, nel caso in cui quest’ultimi vengano fatturati in ritardo. Diverso, ovviamente, il discorso per quanto concerne le bollette per cui una persona sia stata sollecitata in tempo con appositi avvisi o messa in mora. In quest’ultimo caso, infatti, si deve provvedere al relativo pagamento.

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