Supermercati, situazione fuori controllo: avete controllato gli ultimi scontrini?

Gli ultimi mesi sono stati devastanti per la nostra economia, questo è poco ma sicuro. Qualcosa di inimmaginabile.

Nessuno soltanto pochi mesi fa avrebbe potuto immaginare una situazione del genere. Uno scenario imprevisto, qualcosa che mai avremmo potuto nemmeno mai considerare considerata quella che fino a quel momento era stata di fatto la vita di tutti. Oggi schiacciati dal peso di una crisi sempre più profonda si prova a trovare nuove soluzioni che però non arrivano.

Supermercato risparmio orario
Foto © AdobeStock

Le ultime settimane, l’ultimo periodo insomma è stato caratterizzato da dinamiche che mai e poi mai avremmo immaginato di vivere. La pandemia e la sua crisi ormai radicata spesso proprio nel tessuto sociale, il conflitto in Ucraina d i relativi aumenti di prezzo, spesso sconsiderati. Di questo passo andremo nei prossimi giorni verso una condizione di assoluta attesa, immaginando un futuro prossimo in cui le problematiche che oggi soffocano i cittadini possano essere del tutto scomparse.

Il post inizio di conflitto in Ucraina ci ha regalato una condizione che mai e poi mai avremmo potuto prevedere. Prezzi alle stelle in praticamente ogni settore. Si va dai beni di prima necessità al carburante passando per servizi e qualsiasi altra situazione che prevede il pagamento di un corrispettivo in denaro. Gli ultimi tempi insomma hanno visto lo schizzare in alto dei prezzi con gli stipendi però sempre fermi e inchiodati al proprio posto, la crisi profonda nasce anche da questo.

Sale ancora l’inflazione che arriva al +8% con uno scenario chiaramente ancora più negativo per i cittadini. Fare la spesa al supermercato diventerà insomma ancora più difficile di quanto lo sia stato fino a questo momento. Gli ultimi giorni hanno visto alcuni beni aumentare anche del 70%, uno scenario che si potrebbe definire quasi apocalittico per certi versi. Alcune associazioni di categoria, tra le quali Assoutenti, hanno denunciato con decisione certi rincari.

Situazione fuori controllo: ecco quello che potrebbe aspettarci tra pochi giorni al supermercato

Numerosi gli articoli che negli ultimi giorni hanno visto aumentare in maniera vertiginosa il proprio prezzo di vendita. Olio di semi di girasole, ormai irreperibile sul mercato è schizzato ad un +68,6% su base annua. Burro e farina, +27,7% e +20,5%. Paste a +18,3%, pollo +15,1% e riso +13,7%. Aumenta inoltre il prezzo del gelato, della pizza e praticamente di qualsiasi conto al ristorante, al pub e quant’altro. Aumentano di prezzo anche i succhi di frutta con un +9,4% e l’acqua minerale con un +8,3%. Niente insomma sembra essersi salvato dall’andamento attuale.

Aumenta inoltre la frutta fresca con un sonoro +10,9%. Un nucleo familiare di quattro persone spenderà praticamente in media 68 euro in più all’anno soltanto per quel che riguarda proprio la frutta mentre saranno 115 euro in più per la verdura. In questo caso parliamo esclusivamente di cibo, quindi la situazione in teoria è molto più complicata di quanto si possa pensare. Le associazioni cosi come anticipato protestano e lo fanno in modo assolutamente deciso.

La situazione dei prezzi in Italia è letteralmente fuori controllo, e per trovare una inflazione così elevata occorre tornare indietro di 36 anni – ha dichiarato il presidente di Assoutenti, Furio Truzzi – A causa dei rincari nel settore alimentare, oggi una famiglia deve mettere in conto una maggiore spesa pari a +681 euro annui solo per cibi e bevande, una stangata per porterà i ceti più deboli a tagliare la spesa per l’alimentazione ed incrementerà il tasso di povertà in Italia“.

Bollette e carburanti esclusi insomma si arriverà a cifre che rasenteranno i 1000 euro in più all’anno per le famiglie italiane. In questo caso si attende l’intervento forte da parte del Governo per provare quantomeno a calmierare i prezzi degli articoli che gli italiani acquistano quotidianamente e non solo. “Il governo non può restare a guardare – continua Truzzi – e di fronte a quella che è una emergenza, deve adottare misure straordinarie a tutela delle famiglie e dell’economia, bloccando subito il prezzo dei carburanti e ricorrendo a tariffe amministrate per i beni primari come gli alimentari e l’energia”.

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