Dire addio alle bottiglie di acqua è possibile, grazie al cosiddetto bonus rubinetto. Ecco l’agevolazione che non ti aspetti.
Incentivo introdotto al fine di ridurre il consumo e la produzione di plastica, ecco in cosa consiste il cosiddetto bonus rubinetto. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.
L’estate è finalmente arrivata, portando con sé le alte temperature tipiche della stagione e la voglia irrefrenabile di trascorrere dei momenti all’insegna del relax, magari sulla spiaggia mentre si viene baciati dal sole. Valido alleato contro il caldo è sicuramente l’acqua. Proprio quest’ultima è finita di recente al centro dell’attenzione a causa dell’allarme siccità.
Una situazione che potrebbe portare a dover fare i conti con conseguenze che non possono passare inosservate. In particolare abbiamo già visto come siano in molti a chiedersi se sia a rischio anche l’acqua in bottiglia. A tal proposito, inoltre, interesserà sapere che a breve sarà possibile dire addio alle bottiglie di acqua grazie al bonus rubinetto. Ma come funziona e chi ne ha diritto? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.
Acqua, basta bottiglie grazie al bonus rubinetto: tutto quello che c’è da sapere
Come già detto è possibile dire addio alle bottiglie di acqua grazie al bonus rubinetto. Ma come funziona e chi ne ha diritto? Ebbene, come è possibile intuire, si tratta di un incentivo introdotto al fine di ridurre il consumo e la produzione di plastica. In particolare ne hanno diritto coloro che acquistano e installano, ad esempio, impianti per il filtraggio, il raffreddamento e la mineralizzazione di acqua.
Si presenta come un credito di imposta, il cui tetto di spesa è pari a mille euro per i privati e 5 mila euro per le attività commerciali. Per poter beneficiare di questo tipo di agevolazione, quindi, è necessario che venditore e installatore provvedano ad emettere apposita fattura o scontrino, ricordandosi di indicare il codice fiscale del cliente.
Al fine di poter accedere a tale agevolazione, ricordiamo, i soggetti interessati devono provvedere a presentare apposita domanda, con tanto di documentazione, a partire dal 1° gennaio 2023 fino ad arrivare al 28 febbraio del 2023. È possibile compiere tale operazione accedendo all’area riservata del sito dell’Agenzia delle entrate oppure rivolgendosi al Caf.