Serrande abbassate per tre note catene di supermercati pronte a chiudere i battenti in alcune regioni italiane.
Amara sorpresa per i clienti di alcuni supermercati che si ritroveranno ad attendere con un carrello vuoto un’apertura che non ci sarà.
La distribuzione organizzata sta attraversando una crisi a causa degli eventi che si succedono dal 2020. Il crollo generale dell’economia contribuisce alla chiusura di tanti punti vendita ma i motivi per cui le grandi catene sono costrette ad abbassare le serrande per sempre sono svariati. Il costo del lavoro e l’aumento vertiginoso dei prezzi sono tra le cause principali a cui si aggiunge una nuova abitudine che tanti italiani hanno conosciuto durante la pandemia. Parliamo della spesa online, degli ordini virtuali effettuati accedendo a piattaforme web stando comodamente seduti sul divano di casa. Nessuna fila alla cassa, nessun rischio di dimenticare qualche prodotto, nessun rischio di contagio da Covid. Indipendentemente dai motivi per cui i cittadini optano per la spesa online – inseriamo anche il risparmio – le ripercussioni sulla distribuzione organizzata sono palesi. I grandi marchi faticano a risollevarsi e si trovano costretti a chiudere punti vendita.
Serrande abbassate per tre noti marchi della distribuzione organizzata
È ufficiale, le serrande si sono abbassate per sempre per tre noti brand della distribuzione organizzata. C’è una rivoluzione in atto che coinvolge anche un settore che è sempre sembrato lontano da rilevanti problematiche, quello alimentare. La pandemia prima e la guerra in Ucraina poi hanno reso difficile la sopravvivenza di noti supermercati che si devono adattare al trend per cercare di limitare i danni. La chiusura di piccole realtà locali e di quartiere era facilmente ipotizzabile con i rincari e i costi alle stesse dei trasporti, delle materie prime e di ogni bene. Ma il pensiero che marchi come Conad e Carrefour potessero subire la stessa fine era ben lungi da noi.
Conad, Carrefour e Tuodì: è addio
Conad ha chiuso le serrande a Cognento, vicino Modena, per lasciare il posto a Intima Moda. Carrefour, invece, ha dovuto stendere il tappeto rosso a IperDem, marchio appartenente al Gruppo Romani Supermercati. La chiusura dei punti vendita aumenterà entro la fine dell’anno raggiungendo quota 106. Le Regioni maggiormente coinvolte sono Lombardia e Campania. Secondo Carrefour la decisione si è resa necessaria a causa delle gravissime ripercussioni economiche dovute alla diminuzione dei clienti e all’aumento del costo del lavoro.
Infine, le serrande si sono abbassate anche per un punto vendita Tuodì di Roma e si ipotizzano ulteriori chiusure per far fronte alle difficoltà economiche.