I surgelati sono prodotti salva pranzo e cena ma bisogna fare attenzione al momento dell’acquisto. Vediamo come riconoscere la qualità dell’articolo.
Un’alternativa pratica e veloce quanto il tempo per cucinare è poco, i surgelati non mancano nel frigo degli italiani ma occhio ai rischi.
Le famiglie italiane si trovano con sempre meno tempo a disposizione per cucinare. Gli impegni quotidiani sono numerosi e dopo la pandemia si è riscoperto il piacere di passare del tempo fuori casa per incontrare gli amici, frequentare la palestra o un corso di ballo. Poi ci sono il lavoro, le visite ai parenti, gli appuntamenti dei figli scolastici ed extra scolastici. Tutto questo si traduce in pochissimo tempo da passare davanti ai fornelli. L’alternativa migliore diventa, quindi il forno (o microonde) in cui riscaldare i surgelati. Parliamo di prodotti pratici e veloci, che richiedono un impegno minimo e nessuna conoscenza di cucina. La semplicità di utilizzo, però, non deve far calare l’attenzione sulla qualità dei prodotti che si consumano.
Surgelati, l’errore da evitare
Negli ultimi anni la cultura dei surgelati si è evoluta e di conseguenza è aumentata l’attenzione dei produttori e dei consumatori nei confronti di questi prodotti. I cittadini possono essere, dunque, certi che ciò che portano in tavola non crea danni alla salute – a meno che l’acquisto non rientri nella lista degli alimenti ritirati dagli scaffali dei supermercati per contaminazioni o presenza di elementi dannosi.
Eppure possono sempre verificarsi dei problemi di confezionamento, conservazione e trasporto. È bene, dunque, sapere riconoscere il pericolo quando lo si ha davanti e saper monitorare lo stato dell’alimento che si intende acquistare. Nello specifico, un dettaglio importante permette di capire che la confezione è rovinata e non deve essere consumata. Il problema è legato ad una interruzione della catena del freddo con conseguente proliferare di batteri. L’errore da evitare è comprare una confezione non perfettamente integra. Anche una piccola apertura farebbe scattare l’allarme batterico. il campanello d’allarme è la presenza della brina sull’involucro esterno, segno che ci sono stati cambiamenti di temperatura. Il ghiaccio, poi, è un chiaro indicatore dell’interruzione tanto temibile.
La tempistica è fondamentale
Per non rischiare di rovinare i surgelati nel tragitto supermercato-casa è consigliabile prendere i prodotti solamente al termine della spesa, pochi attimi prima di andare a pagare. In questo modo il tempo trascorso fuori dal congelatore sarà più breve. Ricordiamo, infatti, che un prodotto scongelato non deve essere assolutamente messo nuovamente nel congelatore (dettaglio scritto su tutte le confezioni di surgelati).