La pensione anticipata per invalidi civili è un importante traguardo che può essere raggiunto solo in presenza di specifiche percentuali di invalidità.
La pensione anticipata è una misura concessa dallo Stato, in accordo con l’INPS, che permetti ad alcune categorie di lavoratori di ritirarsi dal lavoro prima del pensionamento ordinario. Si tratta di una grande opportunità, soprattutto per le persone a cui è riconosciuta l’invalidità civile.
Tuttavia, per poter beneficiare di questa grande occasione è necessario essere in possesso di una determinata percentuale di invalidità.
In questo caso, ci stiamo riferendo alle persone che pur avendo un lavoro sono considerati invalidi civili e dunque hanno una ridotta capacità lavorativa. La loro condizione è verificata tramite appositi esami, eseguiti da una commissione medica incaricata dall’INPS.
Durante i vari controlli, a cui il cittadino affetto da invalidità è sottoposto, la commissione provvede ad assegnare una percentuale di disabilità.
Pensione anticipata per invalidi: qual è la percentuale prevista dalla legge?
Secondo quanto stabilito dalla legge attuale, per poter ottenere le agevolazioni e i benefici previsti per gli invalidi civili, compreso il pensionamento anticipato, è necessario che venga riconosciuta una percentuale di invalidità pari o superiore al 67%.
Tuttavia per poter parlare di vera pensione anticipata, per invalidi civili, è necessario che la percentuale di inabilità sia superiore al 80%.
Di fatto coloro che hanno più del 67% di inabilità hanno diritto ad alcune opzioni, come l’Ape sociale.
Ci stiamo riferendo alla misura introdotta dal Governo per agevolare le persone affette da invalidità superiore al 67%, permettendo loro di andare in pensione anticipata. Per ottenere la possibilità di accedere alla misura conosciuta con il nome di Ape sociale occorre avere 63 anni anagrafici e 30 anni contributivi.
L’importo massimo dell’assegno pensionistico sarà di €1.500 al mese e sarà erogato fino al raggiungimento della pensione di vecchiaia.
C’è ancora tempo fino al 15 luglio 2022, per inoltrare la domanda e fare richiesta di Ape sociale.
I lavoratori precoci e la pensione anticipata
I soggetti affetti da invalidità superiore al 67% hanno la possibilità di chiedere la pensione, se hanno accumulato almeno 41 anni di contributi obbligatori. Tuttavia, in questo caso è necessario che almeno un anno di versamenti contributivi sia avvenuto prima del compimento del 19esimo anno di età.
Infatti, così come stabilisce la normativa che disciplina la pensione anticipata, per accedere alla prestazione è necessario che i versamenti contributivi obbligatori siano iniziati prima del 1996.
Per accedere a questa forma di pensionamento anticipato occorreva presentare domanda all’istituto previdenziale entro il 31 marzo del 2021.
L’assegno ordinario di invalidità
Esiste però una terza opzione che prevede la possibilità, per gli invalidi con percentuale superiore al 74% e con 5 anni di contributi minimi (di cui tre versati negli ultimi 5 anni), di accedere alla pensione anticipata.
In questo caso, i versamenti contributivi devono essere effettuati alla Gestione separata INPS o all’Assicurazione generale obbligatoria oppure nei Fondi sostitutivi.
Tenendo conto del numero di anni di contributi versati, sarà calcolato l’importo dell’assegno ordinario di invalidità civile.