Il sogno di tutti gli italiani, la pensione da giovani: ecco come ottenerla

Si potrebbe definire il sogno ricorrente di milioni e milioni di italiani. La pensione, ma non solo, perchè è chiaro che non tutti la vedranno.

Il sogno in realtà quindi potrebbe definirsi doppio, la pensione e poi arrivarci in una età in cui si è considerati ancora, per forza di cose giovani. Attualmente la situazione globale nel mondo del lavoro non è certo delle migliori. Giusto ipotizzare quindi che moltissimi tra quelli che sono attualmente occupati rischiano di andare in pensione ad una età molto vicina ai 70 anni. Una ipotesi che chiaramente piace a nessuno.

pensione di vecchiaia contributiva
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Attualmente il sistema pensionistico italiano prevede una serie di opzioni che abbinando l’età anagrafica a quella lavorativa consentono una serie si scorciatoie abbastanza rilevanti. Parliamo chiaramente di condizioni che non riguardano tutti i lavoratori italiani. Negli ultimi tempi a tal proposito si è pensato ad una riforma di tala sistema ma le troppe posizioni in campo tra Governo e sindacati non hanno portato ad una tanto attesa fumata bianca.

Il sogno quindi di andare in pensione a 50 anni cosi come ultimamente si legge in vari contenitori di informazione potrebbe essere effettivamente una gigantesca illusione. Alcune modalità istituite dai governi negli anni offrono l’opportunità di riconsiderare l’età in cui andare in pensione ma ciò non succede chiaramente per tutti. Tra le opzioni ad esempio da poter prendere in considerazione troviamo ad esempio Quota 41, molto discussa nel recente periodo.

Il sogno di tutti gli italiani, la pensione da giovani: ecco tutte le opzioni disponibili

Se si considerano quindi i soli contributi maturati esistono una serie di opzioni che possono privilegiare e non poco il lavoratore in questione. Quota 41 per l’appunto che consente l’uscita dal lavoro per chi ha maturato almeno un anno di contributi prima dei 19 anni, parliamo quindi di lavoratori definiti precoci e rientra oggi in una condizione tra le seguenti: disoccupato, invalido, caregiver, lavoratore usurante o gravoso. In questo caso per andare in pensione occorrono almeno 41 anni di contributi.

La seconda modalità che consente l’uscita dal mondo del lavoro  a 50 anni è quella che viene definita pensione anticipata ordinaria. Questa particolare opzione consente ai lavoratori di uscire dal contesto professionale con 42 anni e 10 mesi di contributi per quello che riguarda gli uomini, per le donne invece occorrono 41 anni e 10 mesi di contributi sempre a prescindere dall’età anagrafica. Tale opzione realisticamente parlando sembra favorire di più, alla luce dei fatti, l’uscita dal mondo del lavoro tra i 55 ed i 60 anni.

L’alternativa potrebbe essere infine quella di versare contributi volontari con tutti i costi che ne derivano. Altro passaggio potrebbe essere poi quello di riscattare i periodi non ancora coperti dalla copertura contributiva. Le soluzioni insomma per venire via dal mondo del lavoro in una età vicina ai 50 anni sono abbastanza valide, chiaramente per poter arrivare a ciò occorre avere una solida base di contributi versati e di conseguenza una certa età lavorativa maturata. La pensione prima del tempo insomma non è una chimera ma non è certo per tutti. I più attendono e sognano che prima o poi le cose possano cambiare, gli altri sperano almeno di vederla, la pensione.

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