Bonus psicologo, occhio alla scadenza: dopo questa data si resta senza

Il decreto attuativo ha messo in evidenza requisiti e limiti reddituali per il Bonus psicologo. Ecco a chi spetta e quali Isee danno diritto all’agevolazione.

 

È un momento difficile per tutti, grandi e piccoli, lavoratori e pensionati. E per qualcuno, le difficoltà potrebbero essere tali da giustificare una spesa anche ingente per una consulenza professionale.

Bonus psicologo beneficiari
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In questo senso interviene il Bonus psicologo, sulle spine per un lungo periodo ma, alla fine, confermato con i suoi contributi destinati a 16 mila italiani in base al reddito indicato dal loro Isee. Il 27 maggio scorso è stato firmato il decreto attuativo, quello che ha messo nero su bianco sia i requisiti per accedere all’agevolazione che le risorse messe a disposizione. Oltre che, naturalmente, le procedure necessarie per richiederla. L’obiettivo è chiaro: offrire un sostegno alle persone che, in condizione di difficoltà psicologica portata dall’emergenza Covid, necessitano di alcune sedute da un professionista del settore. Una prima ma basilare regola: il Bonus psicologo potrà essere utilizzato una sola volta e solo in caso di redditi non superiori a 50 mila euro.

Il che allarga abbastanza il ventaglio dei potenziali beneficiari. Tuttavia, è bene ricordare che il Bonus sarà erogato esclusivamente in base all’ordine di arrivo delle domande. Il che significa un’attesa variabile a seconda della tempestività nell’invio dell’istanza che lo richiede. A ogni modo, a parità di data, avrà la precedenza la domanda pervenuta con indicatore Isee del richiedente più basso. Il finanziamento complessivo è di 10 milioni di euro, previsto con la legge 15/2022: il contributo potrà essere utilizzato unicamente per il pagamento delle sedute di psicoterapia in uno studio apposito privato diretto da un professionista iscritto all’albo degli psicologi. E, soprattutto, con quest’ultimo che abbia aderito all’iniziativa.

Bonus psicologo, i dettagli: come inviare la domanda

La data di avvio delle procedure per presentare domanda sarà comunicata entro un mese da un comunicato congiunto dell’Inps e del Ministero della Salute. È chiaro già da ora che il tutto dovrà pervenire per via telematica, oppure tramite il contact center con dichiarazione sostitutiva di autocertificazione. Il benefit di fondo resta sempre lo stesso: concedere risorse aggiuntive per risolvere problematiche di natura psicologica dovute o incentivate dall’emergenza sanitaria legata alla pandemia. Gli obiettivi posti sono il rafforzamento dei servizi di neuropsichiatria per i più giovani, agevolare l’assistenza per chi patisce disturbi mentali e quella per chi sperimenta uno stato di disagio e trauma da stress.

I 10 milioni concederanno un’erogazione fino a 16 mila persone. Il contributo economico è stato disposto con il suddetto decreto attuativo firmato dal ministro della Salute, Roberto Speranza. Sono tre le fasce reddituali concesse per l’accesso al bonus: spetteranno 600 euro alle persone con Isee fino a 15 mila euro; 400 per gli Isee fra 15 mila e 30 mila euro; infine, 200 euro alle persone con Isee superiore a 30 mila e non superiore a 50 mila. Il contributo sarà previsto fino a un massimo di 50 euro a seduta, con possibilità di rimodulazione sulla base della spesa effettiva sostenuta. In attesa dell’ufficialità, è presumibile che le domande possano essere inoltrate entro un periodo di sessanta giorni.

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