Allarme zecche, in aumento la malattia di Lyme: come difendersi dai pericolosi parassiti

È arrivata la stagione in cui proliferano le zecche è allarme. Questi fastidiosi parassiti sono particolarmente pericolosi per la salute umana, come possiamo difenderci?

Le zecche sono parassiti molto pericolosi per la salute umana, ma esistono dei trucchi che tutti dovrebbero conoscere per tenerle alla larga.

zecche e malattia di Lyme
adobe

Per combattere un nemico devo conoscerlo bene. Vale anche per le zecche è allarme: piccoli e pericolosi parassiti che nella stagione calda fanno la loro comparsa, con gravi conseguenze per animali e umani.

Spesso si sottovaluta la pericolosità di questi piccoli animaletti e se ne ricorda solo quando tornano alla ribalta delle cronache, per i danni arrecati alle persone.

È di qualche giorno fa la notizia che, in Sardegna, un uomo settantenne è morto in seguito all’infezione riportata per la puntura di una zecca.

L’ultimo campanello d’allarme arriva dagli scienziati: la malattia di Lyme si espanderà sempre di più nel mondo, causa il caldo. Lo rivela uno studio pubblicato sulla rivista BMJ Global Health riportato da Il Messaggero. I sintomi sono soprattutto febbre, mal di testa, eruzione cutanea e debolezza. Tutto può verificarsi anche dopo 7 giorni dalla puntura della zecca. La malattia viene trattata con antibiotici ma è bene farsi visitare per non peggiorare la situazione.

Queste notizie hanno scatenato un certo allarmismo, che richiede qualche puntualizzazione su questo piccolo parassita.

Zecche è allarme: conosciamo da vicino il nemico

Le zecche si nutrono di sangue che è la loro principale fonte di nutrimento. A differenza di quello che si crede, questi parassiti non saltano (come le pulci o i pidocchi) e non volano. Generalmente sono presenti nei prati e dove la vegetazione è folta. Esse si appostano sulle estremità delle foglie e attendono che l’ospite passi di lì.

Si attaccano al passaggio e si annidano nei luoghi in cui è difficile scovarle: capelli, inguine, ascelle o addirittura parti intime.

Uno dei motivi per i quali non è facile scoprire di avere il parassita è la totale assenza di dolore del morso. Tra l’altro, è piuttosto noto che le zecche non sono dotate di un pungiglione (come le zanzare), ma introducono la loro testa sotto l’epidermide.

In natura esistono diverse razze di zecche che, in base alle loro caratteristiche, preferiscono ambienti umidi o secchi (es. quelle dei cani).

La zecca di per sé non è pericolosa, ad esporre al rischio di infezione l’ospite sono i batteri che trasmette nel sangue. Tuttavia, un essere vivente infestato da zecche può andare incontro ad anemia e debolezza.

Se una zecca è presente sul suo ospite da 36/48 ore difficilmente provoca un’infezione. Qualora il “soggiorno” del parassita dovesse proseguire oltre le 48 ore, c’è un’elevata possibilità di contrarre infezioni, anche piuttosto gravi.

Le zecche si sviluppano attraverso 4 stadi che prevede il passaggio da uovo a larva, ninfa e adulto. Per effettuare l’evoluzione, e dunque il passaggio da uno stadio all’altro, hanno bisogno di grandi quantità di sangue.

Tra le patologie più pericolose che rappresentano la conseguenza di un morso di zecca, c’è l’ormai noto morbo di Lyme.

Come tenere lontane le zecche

Se diventare l’ospite di una zecca è potenzialmente pericoloso, la cosa migliore da fare è prevenire, evitando che questa situazione si verifichi.

Secondo quanto spiegato dall’Istituto Superiore di Sanità, esistono dei trucchetti validi che possono ridurre al minimo il rischio di essere morsi da uno di questi parassiti.

Dal momento che questi animaletti non volano e non saltano, ma si attaccano all’ospite quando questo passa e struscia vicino a erba e foglie, conviene indossare sempre pantaloni lunghi quando si va nei campi o nei boschi.

Se non è necessario, è bene evitare di frequentare le zone in cui c’è erba alta, perché è proprio lì che si annidano i parassiti.

Quando si effettuano le escursioni conviene controllare sempre la pelle al termine dell’esperienza, per verificare di non aver portato a casa spiacevoli inquilini. Le zone del corpo che vanno tenute sotto controllo sono: il collo, le ginocchia e i fianchi.

Nel caso in cui si scoprisse di avere una zecca addosso, occorre procedere immediatamente con la rimozione. In tal caso, può essere sufficiente una pinzetta come strumento di rimozione. È importante effettuare il movimento corretto, per evitare che la testa si stacchi rimanendo all’interno.

La rimozione prevede l’uso di poca forza, ma della tecnica giusta: afferrare con delicatezza il parassita con una pinzetta, ruotare leggermente e tirare verso l’alto.

Per gli animali domestici, come cani e gatti, esistono degli specifici prodotti che prevengono l’attacco da parte dei parassiti e proteggono l’animale per tutta la stagione di proliferazione.

Impostazioni privacy