Briatore attacca, la guerra della pizza è iniziata: “ecco perché la pagate 5 euro”

Gli ultimi tempi si caratterizzano spesso per un serrato confronto tra prodotti, relativa qualità e prezzi.

La pizza, la sua qualità, nel nostro paese ormai da giorni non si parla d’altro. Gli affondi di Flavio Briatore e delle sue pizzerie che propongono un certo tipo di prodotto, con specifici ingredienti e relativo prezzo. Le risposte di chi invece la pizza l ha sempre vista in altro modo e di conseguenza proprio non afferra il pensiero dell’imprenditore. Il paese in merito è più che diviso.

Pizza surgelata indagine
Foto © AdobeStock

Il discorso infinito nel nostro paese circa l’opportunità di alcuni prezzi proposti al pubblico in merito alla vendita di quelli che sono i cibi, i piatti classici della nostra Italia. L’ultima disputa riguarda le parole di Flavio Briatore con relativa riflessione sul prezzo medio della pizza nel nostro paese. Il motivo scatenante della polemica che oggi ha ormai toccato vette altissime è incentrato sulle nuove pizzerie che lo stesso Briatore che da qualche tempo sta aprendo in ogni parte del mondo.

Le dichiarazioni dell’imprenditore toccano da vicino gli italiani perchè riguardano cosi come anticipato una delle pietanza tipiche della nostra particolare alimentazione, la pizza. “Crazy Pizza” è il nome delle pizzerie che Flavio Briatore sta aprendo in numerose località in giro per il mondo. Li, la pizza secondo l’imprenditore non può costare meno di 15 e non solo. Briatore si chiede come faccia una comune pizzeria a far pagare una pizza 4 o 5 euro.

Briatore attacca, la guerra della pizza è iniziata: “Come si tengono i prezzi cosi bassi”?

La guerra dichiarata di Briatore è contro i prezzi bassi delle pizzerie medie italiane. Per lui è impossibile arrivare a vendere una pizza per soli 4 o 5 euro, dell’altro deve esserci sotto perchè la cosa a suo parere non è spiegabile. “Ma per tenere i prezzi così bassi, per vendere una pizza a 4 euro, che ingredienti usate?”. Questo si chiede l’imprenditore andando a fare due conti considerando quelle che sono le tipiche vendute nelle sue pizzerie.

Tra le più rinomate troviamo la pizza al Patanegra, celebre prosciutto iberico. Chiaramente parliamo di una tipologia di pizza non venduta ovunque nel nostro paese ma che in alcune zone comincia però ad intravedersi. In un video apparso sui social lo stesso Briatore spiega ingredienti della pizza e relativo conto: “Il PataNegra costa 300 euro al kg, i pelati costano 4 euro al kg, la mozzarella di bufala 15 al chilo, la nostra farina 1, 50 al chilogrammo”. Interessante inoltre il discorso sulla scelta di non far lievitare l’impasto.

Ti danno una mattonata di pasta con un laghetto al pomodoro”. Questa la conclusone che di certo non mette la parola fine alla questione. “Io chiedo come fanno a vendere una pizza 4-5 euro? Cosa ci mettono dentro questi signori? Pagano stipendi, affitti, ingredienti, gas, luce, ammortamenti… o ne vendi 50mila o  ci sta qualcosa che non capisco. Il ragionamento normale è che noi continuiamo a dare un prodotto di altissima qualità ai clienti”.  A leggerla cosi sembrerebbe dunque che più della metà, ma molto di più, delle pizzerie di tutto il mondo siano in crisi.

Infine sempre Briatore attacca con la riflessione di lui osteggiato perchè ricco, famoso e di successo: “Quando in Italia hai successo trovi questa rabbia contro il successo, il rancore. Perché l’Italia è rancorosa e gelosa. Voglio proprio vedere quelli dei 4 euro a pizza quante  ne fanno. Io sono un genio e loro“. Polemica infinita ormai, parte di un confronto infinito tra una parte e l’altra del paese, chi la sputerà? Probabilmente alla fine nessuna delle due parti.

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