Chip sotto la pelle: 10 minuti e si paga… con la mano

Un chip sottopelle per pagare senza carte. Una società polacca lo ha realizzato, vendendone 800 in un anno. Ma il mercato è di nicchia.

 

Ma davvero basta una mano per pagare qualcosa? A quanto pare sì e nel senso letterale del termine. Qui non si parla semplicemente di tirar fuori una carta e pagare ma di far diventare il proprio polso uno strumento di pagamento.

Pagamento chip mano
Foto © AdobeStock

Roba da far accapponare la pelle. Eppure la società polacca Walletmor ci ha pensato, ideando un chip da impiantare appena sotto la pelle. Un’operazione di circa 10 minuti, a quanto pare senza particolari effetti su chi la subisce, e che permetterà di impiantare un dispositivo collegato a un account dal quale attingere per perfezionare i pagamenti. In pratica, anche in un momento storico di particolare successo per bancomat e contactless, oltre che all’eliminazione del contante si ragionerebbe anche su quella delle carte. Il pagamento, inoltre, avverrebbe senza alcuna commissione né costi di sorta. E attenzione, perché non si parla di un prossimo futuro ma di una realtà già discretamente consolidata.

Basti pensare che, in un solo anno, la società polacca ha venduto addirittura 800 impianti. Numero peraltro in crescita visto che, ora come ora, il prodotto è stato esportato in tutti i Paesi dell’Unione europea. Il costo fissato è di 199 euro. A chi dovesse decidere di acquistarlo, verrà recapitato un dispositivo di piccolissime dimensioni, più o meno come una spilla da balia e spesso non più di mezzo millimetro. Dotato di antenne per le comunicazioni Nfc e posizionato in un involucro biocompatibile, realizzato in base a precise indicazioni mediche. L’obiettivo, infatti, è anche quello di preservare la salute di chi lo utilizza.

Il chip sottopelle per pagare senza carte: conviene o no?

Prima di impiantare il chip, è necessario che il dispositivo venga collegato a un account iCard, servizio che si occuperà di gestire le transazioni. Creato il profilo via smartphone, dovrà essere allegata la carta dalla quale proverranno i soldi utilizzati per il pagamento. Chiaramente, possono essere inserite diverse carte qualora se ne possedessero di più e si volesse attingere indifferentemente dall’una o dall’altra. Ultimo passaggio, il collegamento fra l’account iCard e il dispositivo tramite tecnologia Nfc. Fatto questo, non resterà che l’impianto. Il quale, seguendo le indicazioni del sito di Walletmor, potrà essere effettuato in centri appositi, dove avverrà tramite una piccola incisione e inserimento del chip alla base del derma. A quanto pare, sarebbe sufficiente l’uso di un ago, con chiusura dell’incisione tramite dei piccoli cerotti realizzati appositamente.

Il chip funziona allo stesso modo del contactless. L’operazione richiede dai 5 ai 10 minuti e, secondo gli ideatori del progetto, non comporterebbe dei rischi. L’unico consiglio è di disporre il dispositivo orizzontalmente o comunque appena sopra il polso, alla base del dorso della mano. È chiaro che anche l’impianto avrà un costo: 150 euro, da aggiungere ai 199 del chip. Ovviamente, il dispositivo può essere rimosso in qualsiasi momento e comunque in modo obbligatorio dopo 8 anni, per essere sostituito con uno nuovo. Anche se l’azienda è già al lavoro per realizzarne uno di durata eterna. Al momento, il successo del dispositivo è circoscritto. Un legittimo timore su questi marchingegni c’è ancora. In fondo, vuoi o non vuoi, è sempre un dispositivo intelligente sottopelle…

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