Le nostre case sono nelle mani del Fisco: pioggia di controlli nei Comuni per individuare i “furbetti”

I controlli del Fisco sulle case di proprietà aumenteranno a dismisura. È pronta una nuova arma per stanare i furbetti delle tasse-catasto che (finora) si sono nascosti nel comune di residenza.

A breve il Fisco monitorerà attentamente le nostre case per individuare che fino ad ora non ha fornito comunicazioni corrette.

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L’Agenzie delle Entrate avrà a breve il controllo in prima persona sugli immobili dei contribuenti con l’obiettivo di recuperare il sommerso in tema “tasse-catasto“. Stanno finendo i tempi in cui i Comuni “coprivano” i furbetti per non perdere consensi durante le votazioni. Ora i controlli diventeranno più stringenti e non ci sarà spazio per verifiche superficiali. Scopriamo qual è l’arma che il Fisco metterà nelle mani del Comune per incentivare ad eseguire monitoraggi accurati e produttivi.

Le case sotto il controllo del Fisco, cosa dobbiamo aspettarci

Il Disegno di Legge sulla delega fiscale aumenterà il potere dell’Agenzia delle Entrate che a loro volta richiederà la collaborazione dei Comuni per stanare i furbetti che fanno parte del sommerso degli immobili. Le amministrazioni comunali non avranno più scuse e dovranno indagare a fondo per riscontrare le irregolarità e punire chi contravviene alle direttive della normativa. Come premio riceveranno degli incentivi con una parte del gettito derivante dalla quota di indagine sui furbetti che potrà essere destinata alla riduzione delle imposte sulle case di proprietà. Il Disegno di Legge stabilisce proprio questa e altre modalità per ripagare le amministrazioni del servizio offerto parallelamente alle indagini del Fisco.

Doppia morsa per i contribuenti

I proprietari di casa subiranno un doppio attacco parallelo e contemporaneo. Da una parte l’Agenzia delle Entrate e dall’altra il Comune di residenza. L’obiettivo è riuscire a identificare il maggior numero di case fantasma che non risultano al catasto e per le quali, di conseguenza, non vengono pagate le tasse. Inoltre si ricercheranno altre anomalie dal punto di vista edilizio non riscontrate – fino ad ora – sul territorio. L’aiuto dei Comuni è fondamentale dato che sono in loro possesso le mappe delle zone da controllare con gli immobili registrati.

Quale sarà la conseguenza per i contribuenti che fino ad oggi hanno fatto i furbi? Una pioggia di sanzioni onerose pronte a svuotare il portafoglio richiedendo le somme omesse indebitamente nel corso degli anni. Si tratta di importi variabili tra 1.032 euro e 8.264 euro.

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