Bancomat, spariscono altri sportelli: come faremo a prelevare?

Un fenomeno accentuatosi negli ultimi tempi. Da qualche tempo ormai il trend ci parlava di qualcosa del genere.

Sempre meno sportelli bancomat in giro, sempre meno possibilità di prelevare contante, per cosi dire, alla vecchia maniera. I tempi sono cambiati non sono più necessarie determinate dinamiche cosi come invece risultano invece necessari altri percorsi ben più semplici e rapidi in un certo senso. Il processo non sarà breve ma di fatto è già iniziato.

bancoposta commissioni
foto adobe

Lo sportello bancomat, l’Atm per intenderci risulta ad oggi essere qualcosa di letteralmente introvabile. Sempre più istituti di credito scelgono di chiudere le proprie filiali per cosi dire fisiche per affidarsi a tutt’altra tipologia di impostazione nel rapporto con i propri clienti. La conseguenza diretta è chiaramente l’impossibilità di procedere al classico prelievo cosi come accadeva fino a qualche anno fa.

Il quotidiano “Il Tempo” ricorda ad esempio che negli ultimi 12 mesi in Italia sono stati chiusi 1.831 bancomat per prelievi e versamenti. Nel nostro paese, infatti, dati alla mano è possibile affermare che l’82% dei cittadini preferisce pagare in contanti invece di utilizzare carta di credito o bancomat. Nel 2021 i prelievi effettuati sono stati circa 500 milioni per un valore di 109 miliardi di euro.

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In molti casi a contribuire alla via via sempre più frequente chiusura degli sportelli bancomat sono state anche le sempre più crescenti commissioni tra banche nel caso in cui un cittadino correntista di una determinata banca vada a prelevare denaro presso il bancomat di un altro istituto di credito. Inizialmente tale commissione era fissata a 0,45 cent, cifra che al momento è però ampiamente superata considerato che ad oggi la stessa commissione può addirittura valere circa 0,90 cent.

A tal proposito Bancomat pare abbia  proposto una rivisitazione delle tariffe, situazione sulla quale ora bada anche Agcom. Bancomat secondo le voci filtrate con la sua proposta andrebbe a riscrivere le regole offrendo l’opportunità a chi fornisce il servizio specifico di fissare l’entità della commissione con un tetto massimo che si aggira intorno all’1,50 euro. Prezzo ovviamente inferiore a quello applicato oggi che vede i cittadini pagare anche 3 euro un prelievo in una banca che non è la propria. In altri paesi europei il cambio delle tariffe è cosa ormai affrontato da tempo con un sistema tutto nuovo.

Il gestore degli Atm gestisce un sistema di tariffe tutto nuovo ed impostato secondo canoni assolutamente innovativi. Il concetto base sarebbe quello di esportare tali criteri e consentire quindi alle banche di non pagare commissioni troppo alte. Solo in questo modo si potrà evitare di vedere sempre più sportelli bancomat chiudere uno dopo l’altro. La dinamica porterebbe meno sofferenza alle stesse banche che di conseguenza potranno affrontare diversamente ogni tipo di dinamica successiva.

Il segreto insomma potrebbe stare tutto li, la mossa vincente da mettere in campo per risolvere il problema, sempre che lo si voglia davvero. Sempre meno sportelli bancomat, la realtà è questa, ma forse il futuro potrebbe anche essere diverso, certo, volendo.

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