Raccomandata in archivio, il futuro è digitale: dove arriveranno gli avvisi

Multe, notifiche, cartelle esattoriali: la Pubblica amministrazione comunicherà il tutto direttamente sul nostro smartphone. Addio alla raccomandata.

 

Non è sempre detto che il postino suoni sempre due volte. Anzi, non è raro che un semplice ritardo nell’apertura del citofono corrisponda al ritrovarsi un avviso di giacenza nella propria cassetta postale.

Raccomandata piattaforma digitale
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Il dettaglio più sconveniente del metodo di spedizione tramite raccomandata. E, probabilmente, uno di quelli che ha contribuito a far sì che la Pubblica amministrazione iniziasse a guardarsi intorno alla ricerca di sistemi più rapidi e meno soggetti a potenziali ritardi. Niente di così complicato, visto che gli strumenti c’erano tutti: dalle PEC alle mail tradizionali ma anche gli sms. Tutto utile a snellire le procedure, ridurre l’uso di carta e arrivare al destinatario degli avvisi in modo più diretto. Fin qui il ricorso alla digitalizzazione era stato ad appannaggio di realtà diverse dalla P.A. La quale ha deciso comunque di adeguarsi alle operazioni da remoto, potenziando sia gli strumenti di prossimità ai contribuenti che le modalità di contatto diretto.

I privati hanno iniziato già da tempo a seguire questa strada. Enti e uffici pubblici lo stanno facendo con ritmi sempre più serrati. E l’addio alla raccomandata è solo il primo passo verso l’apertura della Piattaforma notifiche digitali, ossia un sistema di notifiche tramite un’applicazione installabile direttamente sul proprio smartphone. Un provvedimento che entrerà in vigore a brevissimo, visto che il Decreto attuativo è stato già pubblicato. Niente paura, quindi, perché gli enti pubblici non si dimenticheranno dei contribuenti. Anzi, le comunicazioni troveranno il modo per essere ancora più immediate e puntuali. Prendere le misure del nuovo sistema sarà quindi essenziale. E se sul nostro smartphone non ci fosse posto per la nuova app, sarà bene provvedere a liberarlo.

La raccomandata diventa digitale: cosa cambia per i cittadini

L’app Piattaforma notifiche digitali (Pnd) sostituirà in tutto e per tutto il metodo della raccomandata cartacea. Del resto, il funzionamento dell’applicazione sarà del tutto speculare: una sorta di buca delle lettere virtuale, nella quale i cittadini e le imprese potranno reperire le notifiche loro riguardanti e, allo stesso tempo, operare il ritiro dell’atto, anche per effettuarne il pagamento, qualora fosse richiesto. In pratica, sul nostro cellulare comparirà di tutto: dalle cartelle esattoriali alle multe, fino alla notifica di comunicazioni o avvisi da parte dell’Agenzia delle Entrate. Inoltre, saranno disponibili certificati, autorizzazioni e altri atti notificati dagli enti della Pubblica amministrazione. I destinatari potranno inoltre dichiarare più domicili digitali. A ogni modo, per visionare i dettagli del regolamento basterà accedere al decreto dell’8 febbraio 2022, il n. 58, pubblicato in Gazzetta Ufficiale 130 del 6 giugno.

L’entrata in vigore effettiva arriverà il prossimo 21 giugno. Un po’ come avviene per lo Spid, sarà possibile delegare un’altra persona affinché svolga per conto di un determinato contribuente le operazioni di controllo della propria “casella” di notifiche. Il delegato potrà consultare gli atti e/o acquisirli, così come leggere avvisi e comunicazioni varie per poi riferire all’interessato. È importante sapere che tutte le notifiche saranno individuabili esclusivamente tramite un codice identificativo di notifica (indicato come Identificativo univoco notifica, Iun), mentre per l’autenticazione sulla piattaforma sarà necessario un sistema di identità digitale (Spid o Cie). Un sistema per avere contezza immediata dei documenti che ci riguardano ma anche per tutelare la privacy dei contribuenti. L’accesso alla piattaforma potrà essere effettuato direttamente dall’app IO. Tutto resta comunque su base volontaria. Chi preferisce i metodi tradizionali potrà continuare a utilizzarli.

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