Elezioni 2022, un esercito di lavoratori ben retribuito: ecco i compensi

La prossima domenica è prevista una intensa giornata di consultazioni elettorali. Amministrative e referendum in programma.

Una intensa giornata di consultazioni elettorali per l’appunto, in uno dei momenti forse più caldi dell’anno. Ci troviamo di fronte insomma alla solita questione, riflessione o che dir si voglia. Da un lato la spiaggia, il mare e l’ambizione di passare una giornata di relax in famiglia o con gli amici dall’altra l’impegno civico, il diritto, il dovere, del voto. Cosa sceglieranno questa volta gli italiani?

Elezioni 2022
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Cosi, come ogni volta, un esercito di scrutatori prenderà di fatto possesso dei seggi per procedere a quelle che sono le operazioni necessarie per lo svolgimento della tornata elettorale. Selezionati attraverso vari criteri stabiliti dai singoli comuni questi gruppetti di cittadini, il più eterogeneo possibile, cosi come di fatto avviene ad ogni occasione, andrà a gestire di fatto tutto il lavoro necessario per il regolare funzionamento della sede elettorale in questione.

Le elezioni di domenica 12 giugno avranno per il nostro paese un significato molto particolare. Da un lato le amministrative in numerosi comuni italiani ed in parallelo il referendum sulla giustizia chiaramente a livello nazionale. Una occasione particolare quindi che vedrà impegnati migliaia di cittadini nello svolgimento di quelle mansioni che di fatto assicurano il regolare svolgimento del voto. Qualcosa di assolutamente necessario insomma.

Elezioni 2022, un esercito di lavoratori ben retribuito: ecco quanto andranno a guadagnare

Dal pomeriggio del sabato inizieranno i veri e propri lavori di insediamento del sabato che andranno a concludersi con lo spoglio conclusivo. Ovviamente considerato il doppio appuntamento in ogni comune è da considerare ulteriormente retribuita l’eventuale mansione. I compensi varieranno come risaputo in base al ruolo svolto. L’importo sarà chiaramente più sostanzioso per presidenti e vicepresidenti. Leggermente inferiore poi il compenso per i singoli scrutatori.

Tra i potenziali arruolabili troviamo anche dipendenti pubblici e privati che avranno quindi la possibilità di assentarsi dal proprio lavoro per il periodo richiesto. Tale permesso può essere riconosciuto nel caso in cui il lavoratore in questione sia chiamato a ricoprire le seguenti mansioni:

  • presidente di seggio;
  • segretario;
  • scrutatore;
  • rappresentante di lista, di gruppo, di partiti;
  • componente dei Comitati promotori (in caso di referendum).

Il lavoratore dipendente ha inoltre diritto allo stesso trattamento sia normativo che economico previsto dal proprio contratto di lavoro. Nel caso in cui le consultazioni avvengano in giornate non lavorative lo stesso dipendente potrà godere delle quote della normale retribuzione quotidiana o delle giornate di riposo compensative corrispondenti. In tal senso inoltre non sono previste maggiorazioni per il lavoro in giornate festive. Il lavoratore presenterà al datore di lavoro il certificato di convocazione al seggo con tanto di certificazione di presenza firmata dal presidente di seggio con orario di chiusura dei lavori.

  • 192 euro di compenso per ogni scrutatore o segretario di seggio (104 euro base a cui sono aggiunti 22 euro per ogni scheda del referendum in più rispetto alla prima, fino a un massimo di 5)
  • 262 euro di compenso per ogni presidente di seggio (130 euro più 33 euro di maggiorazione per i 4 quesiti in più)

Nei comuni invece dove alla consultazione referendaria si aggiungerà quella amministrativa i compensi varieranno nei seguenti termini:

  • 282 euro per i presidenti di seggio (seggi speciali 90 euro)
  • 208 euro per gli scrutatori (seggi speciali 61 euro)

Ottimi compensi insomma in previsione di un appuntamento elettorale che in molti comuni avrà una valenza assolutamente rilevante. Andare a votare è un diritto ed un dovere, sperando che anche stavolta gli italiani non scelgano il totale disinteresse alle urne.

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