Guardaparco, il concorso dei sogni: pronti a lavorare nella natura?

L’ente che gestisce il Parco nazionale del Gran Paradiso cerca 9 figure di guardaparco. Ecco i requisiti e le procedure per candidarsi.

 

Quasi 9 mila chilometri quadrati di territorio e un solo guardaparco. Cominciò così l’avventurosa storia dello Yellowstone Park, il primo parco nazionale del mondo, esteso sul più grande supervulcano del Pianeta.

assumono guardiaparchi
foto adobe

Persino in una bella storia di Tex si arriverà a raccontare parte della storia di Harry Yount, reclutato dal sovrintendente Philetus Norris nel 1880 e, di fatto, primo (e allora unico) ranger dell’immenso parco, esteso fra Wyoming, Idaho e Montana. Con una baracca alla congiunzione del fiume Yellowstone e la Soda Butte Valley, fucile e attrezzatura da trapper dei boschi, e l’ingrato (ma allo stesso tempo onorevole) compito di perlustrare l’enorme perimetro da bracconieri, cacciatori e mire delle imprese di sfruttamento, in un territorio perlopiù ancora battuto dalle popolazioni native. Oggi, quella di Harry Yount è una figura quasi mitica fra i ranger americani che, ogni anno, si contendono il premio intitolato proprio all’ex guardaparco, assegnato a un inserviente ritenuto particolarmente meritevole per il servizio prestato.

È confortante pensare come lo Yellowstone Park non sia cambiato poi molto dalla seconda metà dell’Ottocento a oggi. Una meraviglia naturale preservata così come è stata creata, nonostante l’idea della tutela di un’area così vasta, e potenzialmente così redditizia, si sposasse inizialmente più con l’ideale di terra sacra dei nativi americani che con la visione imprenditoriale e capitalistica degli Stati Uniti post-guerra civile. Tuttavia, negli anni, la consapevolezza è aumentata, così come il numero di visitatori. E l’esempio finì per diventare virtuoso, spingendo anche altre Nazioni a circoscrivere alcune aree naturali del proprio territorio affinché lo sviluppo e il progresso non ledessero ai loro ecosistemi.

Concorso per diventare guardaparco: i requisiti per lavorare nel Gran Paradiso

Dal parco più vecchio del mondo a quello più antico d’Italia. Quello del Gran Paradiso naturalmente, istituito con decreto regio nel 1922 e nato attorno alla tutela della specie autoctona che ne sarebbe diventata il simbolo, lo stambecco. Oltre 71 mila ettari di superficie, che abbraccia le Regioni Piemonte e Valle d’Aosta, ruotando attorno al massiccio da cui prende il nome. Un luogo abbastanza vicino al concetto di paradiso, fra valli mozzafiato, vette impervie, animali selvatici, foreste e altipiani. Un luogo da sogno che, per qualche fortunato, potrebbe diventare anche quello di lavoro. Sì, perché l’ente che gestisce il Parco nazionale è alla ricerca di personale. Anzi, proprio di 9 profili che possano svolgere il servizio di assistente tecnico per la sorveglianza del territorio all’interno dei comuni che vi rientrano.

Gli aspiranti guardaparco dovranno inviare la propria candidatura entro il prossimo 3 luglio 2022. Pagando una quota di partecipazione di 10 euro tramite sistema PagoPA e allegando la ricevuta all’istanza di partecipazione. Trattandosi di un concorso pubblico a tutti gli effetti, la partecipazione è garantita ad ambo i sessi, con 30% dei posti riservato a volontari in ferma breve e ferma prefissata delle Forze armate. Fra i requisiti, si prevedono esclusivamente quelli generici: maggiore età, qualità morali, idoneità psico-fisica, diploma di scuola superiore. Essenziale anche la patente di guida di categoria B o superiore e la conoscenza di una lingua straniera. Il concorso prevede una prova scritta, seguita da un test pratico-attitudinale e una prova orale. I titoli concederanno un punteggio massimo di 10 punti. Le prove, invece, ne concederanno 30 ciascuna.

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