Conti correnti sotto attacco: ecco come rubano i nostri soldi

Di questo tempi il rischio di incappare spesso per puro caso in un raggiro tipicamente da web è molto più alto rispetto a prima.

Ogni giorno attraverso mail o sms riceviamo generalmente numerosi contenuti. Tra questi, spesso si annidano messaggi particolari che hanno tutt’altro fine rispetto all’iniziale idea che noi stessi possiamo farci di essi. Contenuti che in molti casi si rivelano più che seducenti, capaci di catalizzare l’attenzione dell’utente come mai. In questi casi, insomma, c’è da temere, e non poco per la nostra stessa sicurezza.

truffa mail inps 2022
Foto © AdobeStock

La truffa, sul web è più che mai una certezza, poco ma sicuro. Contenuti accattivanti che vanno dal premio conquistato alle difficoltà a gestire il proprio conto corrente, dal sondaggio da effettuare alla ricezione di un pacco che è fermo chissà dove in giacenza. Comunicazioni che prendono alla sprovvista l’utente finale e lo spingono a fidarsi delle indicazioni fornite e dei consigli relativi. Il famoso ed immancabile link ad esempio, strumento essenziale per il compimento del raggiro.

Facendo click sul link generalmente sottostante al contenuto si aprirà una pagina del tutto simile alla piattaforma utilizzata come esca, ad esempio una banca o una grande azienda. Attraverso quella pagina sarà possibile chiedere all’utente, ad esempio, le credenziali per effettuare un qualche tipo di pagamento proposto nel contenuto stesso. Inserendo quei dati si darà di fatto carta bianca ai malintenzionati rispetto al saldo del nostro conto corrente o della nostra carta prepagata.

Conti correnti sotto attacco: l’analisi che svela ogni meccanismo truffaldino

Bitdefendere è una nota società di sicurezza informatica che di recente ha pubblicato una attenta analisi circa una dinamica truffaldina che ha riguardato il contesto economico finanziario. Il contesto specifico è quello della truffa bancaria. La domanda che ci si chiede è relativa alle dinamiche che spingono gli utenti finali a convincersi di ciò che gli viene di fatto proposto o comunicato. La truffa in questione ha riguardato un tojan bancario denominato FluBot.

Tutto ha inizio con l’istallazione di una app alla fine truffaldina sul proprio smartphone. La tecnica utilizzata da coloro che si nascondono dietro questa immensa truffa utilizzano una tecnica meglio nota come smishing. Un sms alla vittima annuncia la ricezione di un pacco con allegato un messaggio vocale da ascoltare. Un link offrirà l’accesso al contenuto del messaggio vocale in questione. Nel momento del clik sul link, una apposita app gestionale sarà subito installata sullo smartphone. Una dinamica assolutamente

Qualcuno si chiederà come è possibile non pensare che si possa trattare di una qualche dinamica truffaldina. La verità è che i cittadini nonostante tutto continuano a cadere nella rete finemente preparata per loro. L’utente penserà di aver scaricato una app utile ad ascoltare messaggi vocali, invece ha scaricato una vera e propria app spia che avrà libero accesso a tutti i nostri contenuti riservati. In rubrica prenderà i contatti esistenti per inviare nuovi sms e contagiare, per modo di dire, nuovi smartphone.

Tra gli smartphone colpiti risultano esserci sia quelli con sistema Android che Apple. In quest’ultimo caso il furto di informazioni avverrà attraverso siti che si apriranno in automatico ed invoglieranno la vittima e seguire le varie istruzioni del caso. Il modo migliore per sfuggire a questa truffa? Semplice, non cliccare su alcun link inviatovi, mai.

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