Assicurazione auto, occhio al particolare: l’errore ti costa 3 mila euro

Avere un’assicurazione valida è il requisito base per poter circolare, oltre al possesso della patente. Ma attenzione: le false polizze stanno diventando una piaga.

 

Non è solo la prudenza e l’osservanza delle regole che bisogna portare con sé ogni qualvolta ci si metta al volante della propria auto. Vi sono delle cose ben più “materiali” ma altrettanto indispensabili.

Assicurazione Auto multa
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Il triangolo, la ruota di scorta, il giubbetto fosforescente: tutto obbligatorio, tutto necessario affinché in condizioni di emergenza si possa rispondere prontamente, segnalando il problema anche agli altri automobilisti. Ma c’è anche un’altra cosa che in auto non può assolutamente mancare, in ogni caso e in qualsiasi circostanza. Anzi, senza di essa non ci si potrebbe nemmeno sedere sul sedile e accendere il motore della propria auto. Si tratta dell’assicurazione auto naturalmente, il requisito indispensabile affinché ci si possa muovere col proprio mezzo sulle strade pubbliche. Anche la scelta dell’assicurazione, tuttavia, dev’essere fatta con criterio.

Di polizze ne esistono diverse e sarebbe bene ponderare con attenzione le varie possibilità. Affidarsi alla compagnia sbagliata o stipulare un contratto assicurativo non proficuo per noi potrebbe riservarci sorprese decisamente amare. Il problema è soprattutto nell’approssimazione, la convinzione che anche questa pratica possa essere risolta alla svelta su internet, trovando una soluzione conveniente, pratica e veloce per mettere al riparo la nostra auto e il nostro portafogli. Niente di più sbagliato, visto che se si sceglie un’assicurazione non attinente a quanto dichiarato o addirittura fasulla, il problema sarebbe tutto di chi ha accettato il contratto.

Assicurazione auto, mai affidarsi al caso: ecco l’errore da non commettere

Rc Auto false e polizze contraffatte sono tutt’altro che una novità. Le Forze dell’Ordine ne hanno svelate diverse, tutte egualmente pericolose. E il problema è che, nella stragrande maggioranza dei casi, l’inghippo finisce per essere deleterio ai massimi livelli per gli automobilisti. Ancora peggio andrebbe nel caso in cui fossero proprio questi ultimi a voler aggirare le regole, stipulando polizze false per spendere qualcosa in meno. Restiamo però sul primo caso, ossia quello di cadere in un tranello posto da contraffattori che spacciano polizze fasulle per delle autentiche assicurazioni convenienti. Il metodo per riconoscere l’inganno c’è ed è bene conoscerlo vista la possibilità tutt’altro che remota di incappare in guai simili.

Innanzitutto la procedura: entrare sul Portale dell’Automobilista, cliccare su “Veicolo” e verificare l’effettiva regolarità della propria polizza. Basterà inserire il numero di targa e la tipologia del veicolo. Se l’assicurazione non dovesse risultare, sarebbe evidente che quella in nostro possesso non è altro che carta straccia. Viceversa, se la polizza fosse autentica, comparirà un messaggio inequivocabile: “Il veicolo risulta assicurato”. In caso contrario, meglio contattare immediatamente la compagnia assicurativa per chiedere spiegazioni. È giusto precisare, infatti, che avere un’assicurazione falsa equivale a non averla. Le sanzioni sarebbero quindi pesantissime, da un minimo di 841 euro a un massimo di 3.300, senza contare il sequestro del mezzo. E sì, si tratta anche di un reato, con possibilità di condanna per falso in scrittura privata e possibile pena detentiva. Determinate procedure non vanno fatte con leggerezza. A rimetterci saremmo esclusivamente noi. E già di per sé le assicurazioni costano abbastanza.

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