Bonus condizionatori, niente Isee: la boccata d’aria che mancava

Un’agevolazione a 360 gradi per la sostituzione dei vecchi condizionatori on impianti nuovi ed efficienti rispetto ai nuovi standard. Come funziona.

 

A sentire le temperature di questo maggio 2022, sembrerebbe davvero che l’estate sia arrivata con largo anticipo. Tanto che, probabilmente, qualcuno avrà già iniziato a utilizzare l’aria condizionata, perlomeno in auto.

Bonus condizionatori
Foto © AdobeStock

L’incertezza dell’aria primaverile andrà però, in breve, a cedere il passo al caldo torrido. Al netto di tutti i luoghi comuni sulle mezze stagioni, ormai da anni si sperimenta un passaggio così repentino. Niente di strano, quindi, che i consumatori siano già in procinto di sistemare i loro condizionatori, togliendo la polvere dai filtri e piazzando nuove batterie ai telecomandi. Tutto nell’ottica di una nuova estate che promette letteralmente fuoco. Attenzione però: il controllo dei propri condizionatori è meglio farlo immediatamente, così che in caso di problematiche, si potrà provvedere immediatamente alla sostituzione. Anche per il Bonus condizionatori riservato ai cittadini naturalmente.

Un buon aiuto, se non altro in termini di vantaggi promessi. Di certo, acquistare un buon condizionatore non sarebbe una spesa inutile. Certo, una corrente di pensiero abbastanza nutrita non li vede poi così di buon occhio, considerando tali dispositivi un supporto diretto al surriscaldamento globale. È pure vero, però, che difficilmente si rinuncia al loro apporto. E allora, a meno di non restare saldi nelle proprie convinzioni, per evitare di trasferirsi in una nazione a latitudini più elevate non resta che capire come funziona il bonus messo a disposizione per l’aggiornamento dei propri dispositivi di aria condizionata.

Bonus condizionatori, come funziona e quali sono i vantaggi

Per quanto riguarda i vantaggi, il primo è abbastanza chiaro: ottimizzare i costi nell’acquisto di un condizionatore rispettoso di tutti gli standard energetici. Sì, perché anche questi dispositivi puntano a rispondere alle nuove disposizioni in materia, così da ridurre i consumi e, di conseguenza, l’impatto sull’ambiente (oltre che sul portafogli). Il Bonus condizionatori consente di ottenere entrambi i punti, con un risparmio sull’acquisto pari al 50% (addirittura il 65% in alcuni casi). Questo perché l’agevolazione potrebbe sia rientrare nel Bonus ristrutturazioni, quindi legarsi agli interventi edilizi più ampi già avviati, oppure nel Bonus mobili. In entrambi i casi, la detrazione da richiedere sarà pari al 65%. E la buona notizia è che non ci saranno limiti Isee da rispettare.

L’unico tetto da rispettare sarà quello dell’importo massimo di spesa che, nel 2022, è di 10 mila euro per quanto riguarda il Bonus mobili. Cifra che, progressivamente, verrà ridotta fino a 5 mila euro nei prossimi anni. Qualora il Bonus condizionatori fosse allegato all’Ecobonus, la detrazione sarebbe maggiore: 65% sulle spese ammesse, ancora una volta senza limiti Isee. Una condizione sul… condizionatore c’è: solo impianti a pompa di calore (come da disposizioni europee) e ad alta efficienza energetica. Più o meno con gli stessi requisiti, il bonus potrà rientrare nel Superbonus 110%. Inoltre, accanto alla detrazione fiscale, si affiancano alternative quali la cessione del credito o lo sconto in fattura. Sommando caldo e benefici promessi, meglio farci un pensierino.

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