Superenalotto, la vittoria più incredibile al mondo: il racconto di chi l’ha pagata

Il Superenalotto le sue storie e le vincite che in qualche modo riescono ad appassionare davvero tutti. Vicende spesso incredibili.

Nelle ultime settimane il Superenalotto è diventato praticamente il sogno proibito di milioni e milioni di italiani. Quei sei numeri a indovinare nel modo che chiaramente nessuno conosce, quindi affidandosi totalmente al caso, magari attingendo da fatti personali, eventi, ricorrenza. Più di 200 milioni di euro, è questa l’incredibile attuale cifra che caratterizza il jackpot.

Vincita doppia
Doppia vincita Adobe

Quante volte ci siamo chiesti come deve essere in realtà vincere una cifra del genere, parliamo di milioni di euro, ma non uno o due, decine e decine, centinaia in molti casi. L’ultimo “6” assegnato a Montappone nelle Marche, maggio 2021, quindi parliamo di un anno fa, arrivò a toccare la somma di 156 milioni di euro, una cifra assolutamente incredibile che ad oggi però appare chiaramente superata da quella che caratterizza l’attuale jackpot.

202 milioni di euro, l’attuale valore del jackpot non rappresenta però il record assoluto per quel che riguarda il Superenalotto nel nostro paese. 209 milioni assegnati qualche anno fa, quello è il vero record che ad oggi potrebbe anche tranquillamente essere superato tra qualche settimana. Una visone assai curiosa di tutte queste situazioni, vicende, storie, arriva dalle parole di chi per anni ha contribuito a realizzare i sogni di tutti i vincitori del nostro paese.

Superenalotto, la storia è incredibile: le vincite raccontate dall’interno, una voce davvero unica.

Per anni è stato colui che all’interno delle agenzie statali ha provveduto a pagare i vari premi al Superenalotto. La sua identità resta chiaramente segreta, ma il suo racconto, concesso al quotidiano “Il Giornale” è di quelli che accendono chiaramente la curiosità. Storie incredibili, vicende che in qualche modo riescono a stabilire una tale dose di attenzione, morbosa voglia di comprendere come si potesse arrivare a questa o quella situazione.

È un lavoro che emoziona certamente – ha cosi dichiarato colui che di fatto dispensava premi a destra e a manca – di fronte a chi si rivolge a loro, però, i dipendenti hanno un compito. Il vincitore è spesso disorientato e dobbiamo tranquillizzarlo, farlo sentire a suo agio”. Questo può derivare secondo il nostro protagonista dal fatto che ci si potrebbe bloccare insomma di fronte ad un simile evento, non comprendere come muoversi e come attivarsi concretamente per arrivare a quei soldi.

È frastornato – ci spiega il nostro protagonista rispetto all’immagine del vincitore –  e sembra volersi liberare al più presto di un peso. La scheda prima uno se la toglie dalla tasca e meglio è. C’è chi tra la vincita e l’incasso non esce di casa per giorni per non perderla di vista. Chi si fa cucire delle tasche segrete nella giacca. Chi la mette in una scarpa. Comunque nessuno arriva qui spavaldo”.

Per ben quattordici anni il suo compito è stato quello di staccare di fatto le vincite ai fortunati giocatori. Le storie che ha all’attivo quelle che insomma potrebbe raccontare sono alla fine svariate, quello che maggiormente si evince dalle vicende è che il vincitore nella maggior parte dei casi non sa come comportarsi e nemmeno di fatto come mettere praticamente le mani sul bottino, gestirlo e quant’altro.

Una signora che aveva vinto qualche milionata mi disse che finalmente avrebbe potuto far tornare in Italia suo fratello che non vedeva da dieci anni perché emigrato per lavoro in Brasile. Un’altra vinse un jackpot da 14 milioni e arrivava dall’Emilia del terremoto. Ci rivelò che finalmente avrebbe potuto risistemare le tubature del riscaldamento e passare un inverno non al freddo. E risistemare la scuola del paese”. Infine, forse la più forte di tutte.

Un ragazzo che dopo aver vinto 77 milioni di euro non provò a riscuotere la vincita per i primi due mesi. Dall’estate si presentò presso gli uffici competenti a fine settembre, il motivo? Stava lavorando come cameriere in una pizzeria romagnola e non voleva mettere in difficoltà il suo titolare lasciandolo cosi, a stagione avviata. Storie incredibili insomma, per vincite incredibili. Per noi che leggiamo, certo, sognare, costa davvero poco.

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