Facebook non è quel che sembra: le segnalazioni arrivano a raffica

Quello che ci viene presentato come ciò che quotidianamente visualizziamo esploriamo e quant’altro in realtà potrebbe essere altra cosa.

Spesso il web ci mette di fronte ad una realtà assolutamente alterata rispetto a ciò che pensiamo di incontrate o meno. Ci troviamo di fronte, in molte occasioni a situazioni che mai avremmo immaginato, questo perchè teniamo sotto controllo quella nostra personale stessa percezione, immaginiamo di essere altrove quando invece magari qualcuno approfitta della nostra ingenuità.

Truffa sul cellulare
Fonte Adobe Stock

Ciò che spesso ci mette letteralmente fuorigioco è quello che di fatto non ci aspettiamo da una determinata situazione. Il gioco del raggiro in fin dei conti è tutto li. Ci troviamo chiaramente di fronte a qualcosa che immaginiamo tutt’altro e che invece sta spingendoci verso una situazione assolutamente diversa da quanto immaginato. I siti web specialisti in situazioni anomale spesso segnalano proprio certe condizioni. Anche attraverso i social network.

La notizia tutto sommato è proprio questa, cosi come suggerito dal portale web, ormai noto a tutti “bufale.net”. La tecnica in qualche modo denunciata è sempre la stessa, si tratta di phishing, tutto ciò che riguarda la percezione di qualcosa che non esiste insomma, ragionare di situazioni praticamente inventate, alterazione della realtà in qualche modo. Ci troviamo insomma di fronte a situazioni che immaginiamo abbiamo dei tratti, una precisa impostazione ed invece si dimostrano tutt’altro. La regina assoluta delle truffe insomma.

Facebook non è quel che sembra: le denunce fioccano per un nuovo tipo di idea truffaldina

Quello che in questo caso interroga, fa riflettere e nemmeno poco è l’assoluta originalità per certi versi dell’intera idea di raggiro. Eravamo abituati noi utenti tartassati da finti messaggi d’ogni tipo a non considerare ad esempio il social network, non considerare la possibilità che il raggiro possa in qualche modo arrivare anche dalle pagine attraverso le quali immaginiamo tutt’altra dinamica. Il gioco sottile è tutto sommato proprio li.

L’aspetto tipico di un raggiro tramite web, tramite comunicazione in questo caso cambia del tutto volto. Ci si trova di fronte a un comune messaggio che riconduca in qualche modo a Facebook, un annuncio di lavoro ad esempio oppure un articolo da acquistare, l’interesse manifestato per qualcosa in particolare insomma. A quel punto scatta il tentativo di approccio. La vittima immaginerà di stare rispondendo attraverso lo stesso Facebook ma alla fine attraverso un falso link sarà entrato in una pagina contraffatta, attraverso la quale tutti i suoi dati e le informazioni saranno rubati.

A quel punto una volta consapevoli del raggiro gli utenti denunciano in massa quanto accaduto, in molti ci rimettono anche soldi, perchè magari sulla finta pagina Facebook hanno inserito le credenziali bancarie e sono stati derubati. Denuncia alla Polizia Postale e segnalazione presso la propria banca di fiducia, sperando esistano margini, nel contratto sottoscritto per far scattare una sorta di assicurazione che copra il tutto. A quel punto però tutto è una incognita, tutto si fa complicato e niente è certo, assolutamente niente.

La situazione attuale, le dinamiche che quotidianamente ci riguardano attraverso il web, la rete, ci portano verso scenari assolutamente inimmaginati. La truffa, spesso nella nostra stessa concezione ha altre vesti, ribadiamo, il gioco sottile sta tutto li. Ci troviamo di fronte a nemici, perchè di fatto di quello si tratta, di cui nemmeno riconosciamo i tratti, le sembianze. Ci ritroviamo di fronte a contesti virtuali dei quali non riconosciamo alcuna linea, alcun tratto, cosi come anticipato ed è li che scatta tutto.

In quella fase insomma siamo più fragili che mai. In quella fase il malintenzionato può colpire in ogni modo. Rubare informazioni, dati sensibili e perchè no soldi. Tutto è possibile, tutto è concesso in questi casi, purtroppo per noi.

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