Bancomat, occhio ai prelievi: sembra invisibile ma è dietro di te allo sportello

Occhio ai prelievi con il bancomat in quanto in questo caso scattano i controlli del Fisco. Ecco gli errori da evitare.

Il Fisco sa tutto di noi e nell’ambito della lotta all’evasione fiscale può controllare tutti i nostri movimenti. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.

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Foto © AdobeStock

I soldi non sono garanzia di felicità, ma sono indubbiamente utili in diverse circostanze. A partire dalla spesa fino ad arrivare alle bollette, d’altronde, sono davvero tante le volte in cui ci ritroviamo a dover mettere mano al portafoglio. Allo stesso tempo diversi sono gli strumenti di pagamento a nostra disposizione come ad esempio carte di credito e bancomat.

Ebbene, proprio soffermandosi su quest’ultimo è bene ricordare che, nell’ambito della lotta all’evasione fiscale, può finire sotto la lente di ingrandimento del Fisco. Proprio per questo motivo è bene prestare attenzione ai prelievi con il bancomat, in quanto in questo caso potrebbero scattare i controlli dell’Agenzia delle Entrate. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.

Bancomat, in questo caso scattano i controlli del Fisco: tutto quello che c’è da sapere

Abbiamo già visto come sia importante prestare la massima attenzione a questa data, in quanto a breve il vostro bancomat verrà disabilitato. Proprio soffermandosi su questo strumento di pagamento si invita a stare attenti ai vari prelievi che si effettuano, in quanto alcuni movimenti potrebbero finire per attirare l’attenzione del Fisco.

L’evasione fiscale, d’altronde, continua purtroppo ad essere uno dei maggiori problemi per il nostro Paese. Da qui la decisione del governo di attuare misure ad hoc, volte proprio ad arginare tale fenomeno. A tal proposito abbiamo già visto che a partire dal prossimo 30 giugno partiranno le doppie sanzioni sui commercianti che rifiuteranno i pagamenti elettronici.

Sempre in tale ambito, inoltre, si invita, come già detto, a prestare attenzione ai prelievi con il bancomat, in quanto il Fisco potrà monitorare in modo sempre più efficace i nostri movimenti di denaro.

Come sottolineato su LaNotizia, infatti, si può dire che l’Agenzia delle Entrate si avvalga di una sorta di “super anagrafe dei conti correnti“. Proprio grazie a quest’ultima può quindi controllare i vari movimenti ed effettuare controlli mirati nel caso in cui dovesse sospettare di trovarsi di fronte a casi di evasione fiscale.

Bancomat, occhio ai prelievi: i movimenti che il Fisco non perdona

Ma quando scattano i controlli del Fisco? Ebbene, in base a quanto sottolineato dagli esperti del settore, questo può accadere in presenza di prelievi troppo ravvicinati oppure addirittura quando quest’ultimi sono troppo pochi rispetto allo stile di vita del soggetto interessato.

Analizzando le varie spese, prelievi e versamenti, d’altronde, il Fisco può fare un quadro della situazione economica di ogni cittadino e procedere di conseguenza con i relativi accertamenti, in presenza di transazioni sospette.

A tal proposito è bene ricordare che in genere i controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate possono scattare al superamento delle seguenti soglie:

  • prelievi o pagamenti superiori a mille euro al giorno o 5 mila euro al mese per quanto riguarda i commercianti;
  • importi superiori a 10 mila euro al mese per tutti i cittadini.

Se si superano gli importi poc’anzi citati, ecco che la banca può provvedere ad effettuare apposita segnalazione all’Unità di informazione finanziaria, ovvero Uif. Sarà poi discrezione di quest’ultima decidere se effettuare o meno controlli da parte del Fisco.

Ma non solo, sempre per quanto riguarda i movimenti con il proprio bancomat si ricorda che se si spende più del 20% di quanto guadagnato, allora il Fisco può chiedere delucidazioni in merito alla provenienza del denaro. Ovviamente se il rapporto tra le  entrate e le uscite è congruo, non vi è assolutamente nulla da temere.

Bancomat, occhio ai prelievi e ai limiti di pagamenti con denaro contante

Per finire ricordiamo che, seppur vero che è possibile prelevare tutto il denaro che si necessita, fermo restando i limiti imposti dal proprio istituto di credito e ovviamente la quantità di denaro presente sul conto, dall’altro canto tale denaro non potrà essere usato in un’unica soluzione per poter effettuare pagamenti in contante.

Questo in quanto vi sono dei limiti da rispettare che se oltrepassati portano a dover fare i conti con delle pesanti multe. Entrando nei dettagli ricordiamo che a partire dal 1° gennaio 2022 sarebbe dovuto scattare il limite pari a massimo 999,99 euro per le transazioni con denaro contante. Grazie a degli emendamenti al decreto Milleproroghe, però, tale limite farà il suo esordio a partire dal 2023.

Ne consegue, quindi, che nel corso del 2022 è possibile continuare a fare pagamenti con denaro contante fino a 1.999,99 euro, senza correre il rischio di dover pagare delle multe. Per pagamenti con importi superiori a due mila euro, invece, bisogna utilizzare necessariamente strumenti tracciabili, come bonifici o bancomat.

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