Il momento è particolare, molto, forse troppo. I cittadini sono esausti, aumenta tutto, ogni prezzo è letteralmente schizzato.
In questa particolare fase ci troviamo di fronte ad un momento estremamente particolare per il nostro paese e non solo. La pandemia, la guerra ed una crisi che proprio all’interno di questo scenario ha contribuito ad acuire il momento di estrema crisi. Prezzi in aumento praticamente su tutti i fronti. Dai beni di prima necessità al carburante, passando per i servizi.
![Spesa al supermercato](https://www.contocorrenteonline.it/wp-content/uploads/2022/04/Spesa-al-supermercato-2.jpg)
Quello che possiamo notare in questi giorni è una incredibile corsa all’aumento dei prezzi praticamente in ogni contesto. Aumenta tutto, dai beni di prima necessità al carburante. Aumentano i servizi, aumenta ad esempio l’energia elettrica, il gas, tutto. I cittadini stremati hanno chiesto ripetutamente l’intervento dello Stato in questa fase tanto delicata. Per ora le risposte arrivano con il contagocce e spesso peggio di prima non si arriva a fine mese.
I cittadini stremati insomma sperano che questo momento passi il prima possibile. La situazione è complicata, niente sembra anticipare momenti migliori ed allora in alcuni casi partono le proteste. I social, le associazioni dei consumatori. In una fase delicatissima insomma tutto sembra andare a rotoli ed anche i giornali, le tv segnalano gli aumenti indiscriminati che in alcuni casi sono partiti a piccoli passi per cosi dire, pochi centesimi ad esempio, anche nei supermercati. Poi la botta finale, quella che insomma non ti aspetti.
Aumenta tutto, cittadini disperati: pane, caffè, farina, ogni cosa aumenta e chissà fino a quando
Secondo l’Istat in questa fase l’inflazione corre, davvero tanto. +6,2% su base annua, +6,3 ad aprile rispetto al 5,8% di marzo per quel che riguarda il solo settore alimentare. Mauro Antonelli dell’Unione Nazionale Consumatori (Unc) ha cosi in merito dichiarato: “Lungo la catena che porta il cibo dal coltivatore alla tavola – dice – spesso si insinuano speculazioni. Pensiamo alla pasta. Potremmo immaginare che la colpa sia della guerra di Putin si sente dire spesso. Non è esattamente così – continua – gli spaghetti si fanno con il grano duro e Russia ed Ucraina soddisfano solo il 2,3% dell’export mondiale“.
L’aumento sarebbe insomma ingiustificato, guardando i numeri e le reali dinamiche che alle spalle di certi ingranaggi gravitano stabilmente. Furio Truzzi presidente di Assoutenti, parla poi della questione pane, altro bene di prima necessità aumentato a dismisura negli ultimi tempi: “Il grano ucraino verrà raccolto solo a luglio e non è ancora stato immesso nel mercato”. Nonostante ciò però vediamo quanto ad esempio in quel settore di parli di aumento di farina e quant’altro. Nel milanese si è passati in alcuni casi da 4 a 4,50 euro al chilo. Per non parlare dell’aumento di ogni prodotto che riguarda ad esempio le pizzerie. Prezzi alle stelle nel giro di pochissimi giorni.