Allarme glisofato nella pasta: ci sono marchi importanti, e una sorpresa

Una dopo l’altro senza volersi mai fermare arrivano nel nostro paese situazioni di estrema criticità. Alimenti a rischio.

Un’allarme dopo l’altro, rischi praticamente infiniti per i cittadini italiani e non solo per loro. Nelle scorse settimane gli allarmi legati alla Salmonella presente nel cioccolato e nell’acqua. Oggi una nuova preoccupazione mette in allerta i cittadini, il rischio non è di quelli da sottovalutare, anzi, e riguarda uno degli alimenti presenti quotidianamente sulle tavole degli italiani.

pasta glisofato
Foto © AdobeStock

L’analisi in questione, il test in questione arriva infatti alla Svizzera, parliamo dell’operazione che di fatto ha dato il via all’allerta. Questo che va per finire è stato un mese molto particolare per quella che in un certo senso è la consolidata sicurezza dei cittadini rispetto a cibi e bevande che solitamente assumono. Tutto è iniziato con la cioccolata Kinder, uova sospette che hanno provocato strani effetti su bambini e non, alla fine la diagnosi è stata Salmonella.

Ricoveri in ospedale in molti paesi del centro e del nord Europa e la necessità per una serie di giusti controlli di chiudere una fabbrica in Belgio. Poi è toccato al nostro paese con un caso sospetto sempre legato alla stessa marca di cioccolata e ad i suoi ovetti e poi infine si è passati all’acqua. Protagoniste in questo caso sono state alcune località dell’estremo nord italiano in cui è stato riscontrato un grave caso di contaminazione delle acqua da parte di un particolare batterio. Rischio Salmonella sempre presente insomma.

Allarme glisofato nel nostro alimento quotidiano: il test svizzero che ha rivelato tutto

Il test svizzero di cui abbiamo parlato in precedenza ha fatto emergere una verità a noi chiaramente sconosciuta e probabilmente mai ipotizzata. Un elemento molto particolare riscontrato nell’analisi della nostra pasta, quella italiana insomma. L’elemento in questione è il glisofato, parliamo di un erbicida utilizzato per uccidere alcune tipologie di piante ed erbe. Si usa inoltre, il glisofato per preparare le colture per il raccolto e contribuire alla maturazione dei frutti.

Generalmente troviamo quindi l’erbicida in questione in varie situazioni, nella maggior parte dei casi colture ortofrutticole e prati, serre, piantagioni forestali o piante acquatiche. La rivista K-tipp ha dunque pubblicato i risultati della ricerca in questione scaturita dopo aver analizzato 18 pacchi di pasta di vario marchio e soprattutto genere. Tra i prodotti analizzati bisogna specificare che in 13 occasioni si trattava di prodotti da agricoltura convenzionali mentre per 5 si trattava invece di prodotti biologici. Il glisofato è risultato presente su 10 dei 13 prodotti diciamo cosi convenzionali trattati.

I livelli di glisofato presenti sui prodotti analizzati sono di certo molto bassi e rientranti nei limiti di legge ma in ogni caso la cosa desta una certa preoccupazione. Gli stessi responsabili della ricerca hanno successivamente dichiarato: I valori delle sostanze problematiche misurate dai laboratori sono inferiori ai valori limite di legge. Tuttavia, ciò non significa che le sostanze siano salutari. Il test mostra chiaramente che si può fare a meno di sostanze sensibili. 8 dei 18 prodotti testati erano impeccabili in termini di pesticidi.”

Dei marchi di pasta utilizzati per la ricerca in questione è corretto specificare che 4 di essi sono ben noti in Italia, si tratta di:

  • Agnesi
  • Divella
  • Garofalo
  • Combino (Lidl)

I formati di pasta utilizzati per la ricerca sono inoltre i seguenti:

  • Tagliolini Agnesi;
  • Spaghetti Divella e Garofalo;
  • Tagliatelle Lidl Combino (non distribuite da Lidl in Italia)

Gli operatori che hanno condotto i test in questione hanno inoltre provveduto a ricercare eventualmente anche altre sostanza nella pasta analizzata. Pirimifos-metil e  micotossine come il Deossinivalenolo (Don). Anche in questo caso parliamo di livelli consentiti dalla legge, ma parliamo di elementi molto dannosi per i bambini. La buona notizia arriva invece dai prodotti biologici, tra questi gli spaghetti integrali a marchio Combino Bio (Lidl). In tutti i casi non è stata riscontrata alcuna traccia di glisofato. Almeno in questo caso, i cittadini italiani potranno sorridere.

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