L’Inps fa un regalo ad alcuni lavoratori: quanto riceveranno in più

Il beneficio destinato a specifici lavoratori dipendenti è previsto dalla Legge di Bilancio 2022. Vediamo a cosa è dovuta questa ghiotta opportunità

Per poter beneficiare dell’aumento in busta paga è importante un requisito di natura reddituale. Ecco cosa c’è da sapere a riguardo.

Lavoratori dipendenti
Fonte Adobe Stock

Grande novità in vista per i lavoratori dipendenti o meglio per alcuni di loro. La legge di Bilancio 2022 prevede per loro una serie di agevolazioni in termini di detrazioni e tassazione dei redditi, oltre che una riduzione dei contributi dovuti durante l’anno.

Tutto ciò dovrebbe portare ad un aumento piuttosto tangibile in busta paga. Questo però solo a patto che si rispettino determinati parametri reddituali, visto che esiste un limite in tal senso. Scopriamo quali sono.

Lavoratori dipendenti: a quanto ammonta l’aumento in busta paga disposto dall’Inps

Prima di capire chi e come può beneficiare di tale incremento è bene sapere che per tutto il 2022, i lavoratori dipendenti si vedranno decurtare dallo stipendio una parte minore di soldi destinati a contributi previdenziali. La novità è stata introdotta dall’Inps con la circolare numero 43 risalente allo scorso 22 marzo.

Andando nello specifico, potranno accedere alla misura tutti i lavoratori dipendenti ad eccezione di quelli del settore domestico. Ciò però sarà possibile solo a patto che la retribuzione mensile imponibile, quindi lorda, non superi 2.692 euro calcolata su 13 mesi. 

La disposizione riguarda circa 20 milioni di dipendenti e sarà in vigore solo il 2022. Dal prossimo anno tutto tornerà come prima a meno che non vengano introdotte ulteriori novità. Da precisare che ciò non influirà sulla pensione futura spettante. La quota di contributi scontati infatti sarà coperta dallo Stato.

Ecco alcuni esempi pratici per rendere meglio l’idea. Per stipendi medi di 20.000 euro all’anno la decontribuzione porterà ad un guadagno di 135 euro circa. Per quelli da 30.000 sarà invece di 190 euro. Rapportato su base mensile si oscilla da 10 a 14,5 euro al mese. 

Non saranno cifre stratosferiche, ma in questa fase è meglio di niente visti i continui rincari dei beni di prima di necessità, dei carburanti e delle bollette energetiche. Per saperne di più non resta che contattare un CAF o il proprio commercialista di fiducia.

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