Bonus benzina da 200 euro: come funziona e chi sono i beneficiari

Il bonus benzina da 200 euro è una misura introdotta dal governo per contrastare il caro benzina dovuto allo scoppio della guerra in Ucraina 

Il buono viene fornito solo ad alcune particolari categorie di lavoratori. Ecco quali sono e cosa bisogna fare per poterne beneficiare.

Bonus benzina da 200 euro
Fonte Adobe Stock

L’aumento del prezzo della benzina è sotto gli occhi di tutti e col passare dei mesi è diventato un problema piuttosto importante per gli italiani. Per cercare di alleggerire un po’ la situazione il Governo ha approvato un decreto che prevede l’introduzione di “buoni carburante” fino a 200 euro.

Sentendola in questi termini sembra una sorta di ancora di salvezza. Come ogni genere di agevolazione va però contestualizzata in modo tale da capire chi può usufruirne o meno. Dunque, ecco qual è la platea dei potenziali beneficiari.

Bonus benzina da 200 euro: quali lavoratori lo possono ottenere

La prima specifica da fare è che il buono riguarda i dipendenti di aziende private e si tratta di un voucher aziendale per l’acquisto di carburante. Sono poi le società stesse a girarli ai propri lavoratori a titolo gratuito nel limite di 200 euro per lavoratore. L’importo non contribuisce alla formazione di reddito, quindi sono a tutti gli effetti esentasse.

Non può essere richiesto dai possibili percettori, ma deve essere il datore o la compagnia a scegliere se elargire questi buoni ai propri dipendenti, visto che la normativa non li prevede in maniera automatica. Per effetto di ciò non possono avere il bonus coloro che lavorano per la pubblica amministrazione e i lavoratori a partita Iva. 

Per il 2022 sono stati stanziati 9,9 milioni di euro da dispensare alle aziende italiane. La cifra è destinata a scendere a 0,9 milioni di euro a partire dal prossimo anno. Non ci sono limiti di reddito in quanto non è stata fissata una soglia ISEE entro cui ricomprendere il bonus.

Resta da capire se il bonus benzina del valore di 200 euro possa essere riconosciuto solamente ad alcuni lavoratori della stessa azienda, oppure se sia opportuno dispensarlo a tutti. A tal proposito si attendono delle direttive che vadano ad eliminare ogni genere di fraintendimento e di polemica.

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