Si all’assegno unico ma stop a molte agevolazioni, ecco cosa si perde

Novità importanti sull’assegno unico e universale per figli, dal settimo mese di gravidanza fino a 21 anni di età. 

La legge di conversione del decreto Sostegni ter include significative novità in materia di detrazioni fiscali per carichi di famiglia e incide sul testo del TUIR.

assegno unico ma stop a molte agevolazioni
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Le novità introdotte dalla legge di conversione del “Decreto Sostegni-ter”, ossia la legge n. 25 del 2022 non sono affatto di poco conto.

Consideriamo in particolare il nuovo assegno unico ed universale figli a carico e le detrazioni per carichi di famiglia. Grazie a questo recentissimo provvedimento, pubblicato il giorno 28 marzo in Gazzetta Ufficiale, sono divenute effettive le modifiche ad alcune regole contenute nel Testo unico imposte sui redditi. Esse mirano di fatto alla razionalizzazione di una normativa sulle agevolazioni nei confronti delle famiglie con figli a carico, finora piuttosto frastagliata e non così nitida.

Assegno unico: le ultime novità

In particolare, la legge di conversione del decreto Sostegni ter (DL n. 4 del 2022) introduce importanti novità, relative alla disciplina fiscale sui figli a carico e detrazioni IRPEF per carichi di famiglia.

Non dobbiamo infatti dimenticare che da alcune settimane è stato varato l’assegno unico e universale, che l’INPS versa ai nuclei familiari con figli minori ed anche con figli entro i 21 anni di età, ma a determinate condizioni.

Vediamo allora di fare il punto della situazione e di capire cosa cambia in concreto per le detrazioni fiscali in oggetto. I dettagli.

Assegno unico ed universale: il contesto di riferimento

Lo abbiamo appena ricordato: l’assegno unico ed universale rappresenta la nuova misura a supporto delle famiglie, al contempo diretta a semplificare il quadro dei contributi a sostegno della natalità e della genitorialità.

Prima di vedere da vicino le novità in tema di detrazioni fiscali per carichi di famiglia, richiamiamo in sintesi alcuni aspetti essenziali del meccanismo dell’assegno unico ed universale.

Detto contributo economico è stato istituito con la legge delega n. 46 del 2021. L’entrata in vigore decorre dal primo marzo 2022, ma vero è che già a partire dal primo gennaio 2022 le famiglie italiane possono fare domanda.

Si tratta di misura destinata a tutte le famiglie, applicabile dal settimo mese di gravidanza fino al compimento del 21esimo anno di ogni figlio fiscalmente a carico. Nel caso di figlio maggiorenne, l’assegno sarà però erogato dall’Inps al ricorrere di determinate condizioni (ad es. giovane che svolge il servizio civile ed universale). Non vi sono limiti di età per i nuclei familiari con figli disabili.

Lo stop all’agevolazione non è totale

Per far posto al nuovo meccanismo sopra citato, le istituzioni hanno dovuto abrogare formalmente la detrazione per figli a carico. Detta abrogazione era già stata prevista, ma mancava un passaggio normativo per renderla effettiva nell’ambito del TUIR (Testo unico imposte sui redditi). A tal fine, ecco allora la legge di conversione sopra citata.

In particolare, grazie al nuovo apparato di norme in tema di agevolazioni per i nuclei familiari con figli, abbiamo ora la seguente situazione:

  • l’assegno unico e universale esclude i figli dal calcolo delle detrazioni per i carichi di famiglia;
  • l’assegno unico non preclude tuttavia le detrazioni IRPEF sulle spese sostenute per la loro salute, istruzione o attività sportive (art. 15 del TUIR).

Quest’ultimo aspetto è di chiara rilevanza. Infatti indica che per i beneficiari dell’assegno unico sussiste la possibilità di fruire delle detrazioni fiscali per le spese sostenute in favore dei figli a carico, in fase di dichiarazione dei redditi.

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