Invalidità civile con malattia autoimmune, occhio alle agevolazioni: la verità che non ti aspetti

Invalidità civile con malattia autoimmune, occhio alle agevolazioni! Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.

Cos’è una malattia autoimmune, a quali agevolazioni ha diritto chi ne soffre e quali sono le percentuali di invalidità riconosciute?

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Foto © AdobeStock

Anche nel corso del 2022, purché in possesso di determinati requisiti, è possibile richiedere e ottenere il riconoscimento dello stato di invalidità civile. Sempre in tale ambito, in effetti, abbiamo già visto che evitare la visita di controllo per l’accertamento dell’invalidità civile è possibile.

Ebbene, proprio soffermandosi su tale misura, ricordiamo che può essere riconosciuta anche in caso di malattia autoimmune. Ma di cosa si tratta e sopratutto a quali agevolazioni si ha diritto? Entriamo quindi nei dettagli per ottenere maggiori informazioni e vedere tutto quello che c’è da sapere in merito.

Invalidità civile con malattia autoimmune, occhio alle agevolazioni: tutto quello che c’è da sapere

Prima di vedere a quali agevolazioni hanno diritto le persone che soffrono di una malattia autoimmune, è bene sapere di cosa si tratta. Entrando nei dettagli ricordiamo, a tal proposito, che con il termine malattia autoimmune si fa riferimento a una alterazione del sistema immunitario, che finisce per attaccare alcuni componenti dell’organismo umano, colpendone funzionalità e anatomia.

Sono state individuate circa ottanta malattie autoimmuni, alcune delle quali altamente invalidanti, tanto da poter ottenere il riconoscimento di uno stato di invalidità fino al 100%. Tra le malattie autoimmuni più note, ad esempio, si annoverano le seguenti:

  • Alopecia Areata;
  • Anemia Perniciosa
  • Artrite Psoriasica
  • Artrite Reumatoide
  • Celiachia
  • Cistite Interstiziale
  • Colangite Sclerosante
  • Colite ulcerosa
  • Dermatite Atopica
  • Dermatite Erpetiforme – di Duhring
  • Diabete di Tipo 1
  • Epatite Autoimmune
  • Eritema nodoso
  • Febbre Reumatica
  • Fibromialgia
  • Granulomatosi di Wegener
  • Lupus eritematoso sistemico
  • Miastenia Gravis
  • Miastenia oculare
  • Morbo di Addison
  • Morbo di Crohn
  • Morbo di Graves – Basedow
  • Morbo di Kawasaki Pemfigo
  • Polimialgia Reumatica
  • Psoriasi
  • Sclerosi Multipla
  • Sclerosi Laterale Amiotrofica (Sla)
  • Sclerodermia
  • Sindrome da Anticorpi Antifosfolipidi
  • Sindrome delle Gambe Senza Riposo
  • Sindrome di Guillain-Barrè
  • Tiroidite Autoimmune
  • Tiroidite di Hashimoto
  • Vasculite

Invalidità civile con malattia autoimmune: le percentuali

Una volta visto cos’è una malattia autoimmune e quali sono le patologie più conosciute, è bene sottolineare che le percentuali di invalidità differiscono a secondo della patologia di cui il soggetto soffre, così come si evince dalle relative linee guida dell’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale.

Entrando nei dettagli, ad esempio, le percentuali d’invalidità in caso di sclerosi multipla sono le seguenti:

  • dal 34 al 40% per sclerosi multipla edss 1-2;
  • dal 41 al 60% in caso di sclerosi multipla edss 2,5 – 3,5;
  • dal 61 all’80% per sclerosi multipla edss 4 – 5;
  • dall’81 al 90% in caso di sclerosi multipla edss 5,5;
  • 100% per sclerosi multipla edss pari o superiore A 6.

Un’altra malattia autoimmune grave è la sclerodermia. In questo caso il sistema immunitario attacca il derma, ovvero la pelle, facendolo diventare più duro e spesso. Oltre a problemi di natura estetica, nei casi più gravi può attaccare anche il tessuto connettivo che ricopre gli organi interni. Per quanto riguarda la sclerodermia vengono riconosciute le seguenti percentuali di invalidità:

  • 20% per sclerodermia sistemica in assenza di segni di compromissione d’organo;
  • dal 21 al 50% in caso di sclerodermia sistemica diffusa in assenza di compromissione viscerale;
  • al 51 al 100% se si tratta di sclerodermia sistemica con sindrome di crest e/o compromissione viscerale.

Anche la celiachia, provocata dall’intolleranza al glutine, è una malattia autoimmune. In questo caso vengono riconosciute le seguenti percentuali d’invalidità, ovvero:

  • 10%, celiachia in dieta glutino – priva;
  • dal 41 al 50% in caso di celiachia refrattaria alla dieta glutino – priva;
  • fino al 100% in caso di malattia infiammatoria cronica intestinale.

Invalidità civile con malattia autoimmune: ad ogni percentuale le sue agevolazioni

Oltre alle malattie poc’anzi citate, ve ne sono, come già detto, anche altre riconosciute come autoimmuni, con le relative percentuali di invalidità che differiscono a seconda della patologia. Proprio soffermandosi sul riconoscimento dello stato di invalidità, ricordiamo che, anche in presenza di malattie autoimmuni, si ha diritto quindi a determinate agevolazioni a seconda della percentuale.

Entrando nei dettagli, ad esempio, in caso di invalidità a partire dal 34% si ha diritto a ottenere protesi e dispositivi agevolati in quanto i relativi costi sono a carico dello Stato. Maggiore è la percentuale di invalidità riconosciuta, come è facile intuire, si ha dritto ad ulteriori agevolazioni.

Ad esempio chi supera il 46% di invalidità può essere inserito nelle liste del collocamento mirato, mentre in caso di percentuale a partire dal 50%, si ha diritto, se previsto, al congedo straordinario per cure. Chi supera il 67% di invalidità ha diritto a delle agevolazioni sul ticket sanitario.

In caso di percentuale di invalidità superiore al 74% si ha diritto a un assegno mensile di assistenza, mentre se viene riconosciuto uno stato di invalidità al 100% si ha diritto alla pensione di invalidità e a una indennità di accompagnamento. Sono queste, quindi, le agevolazioni a cui si ha diritto nel caso in cui si ottenga il riconoscimento di invalidità civile con malattia autoimmune.

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