Bollo auto, la prova del pagamento: come evitare il peggio

Bollo auto, come dimostrare il pagamento se il cittadino perde la ricevuta? Esistono due strade, vediamo come procedere.

Se si perde la ricevuta del pagamento della tassa automobilistica non occorre disperare. Il contribuente ha una doppia possibilità per recuperare la “prova” del versamento.

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Il bollo auto deve essere corrisposto annualmente dagli automobilisti. Non esiste una scadenza univoca e uguale per tutti dato che il pagamento della tassa è legato alla data di immatricolazione. In generale, occorre sapere che bisogna procedere con il versamento entro l’ultimo giorno del mese successivo alla data di scadenza corrispondente al giorno di immatricolazione. Superando il termine ultimo si dovranno pagare sanzioni e interessi di importo differente in base alla tempistica della regolarizzazione della propria situazione. Si va da un interesse minimo dello 0,1% rimanendo entro i 14 giorni fino ad un 30% della somma dovuta superando i 12 mesi. Si capisce come una richiesta di pagamento su un bollo presumibilmente non corrisposto mesi prima comporti un’onerosa uscita di denaro. Nessuno vorrebbe pagare soprattutto se il proprio dovere è stato compiuto. Ma come provare il versamento se il contribuente ha perso la ricevuta?

Bollo auto, come recuperare la ricevuta di pagamento

Può capitare di perdere una ricevuta di pagamento ma, a volte, tale distrazione può costare cara. Il riferimento maggiore è, naturalmente, al Fisco e alle verifiche che effettua controllando i contribuenti ma nel caso del bollo auto conservare la ricevuta è fondamentale soprattutto quando si guidano auto di proprietà. Diverso il caso di veicoli in leasing oppure con noleggio a lungo termine dato che la società addebiterà nei tempi stabiliti la somma destinata alla tassa automobilistica.

I proprietari che hanno perso la ricevuta di pagamento del bollo auto hanno due strade da percorrere per dimostrare il versamento. La prima è telematica e prevede l’accesso al portale dell’ACI. Sul sito, infatti, è possibile controllare la situazione dei pagamenti e verificare che non ci siano pendenze per avvisi di pagamento ignorati. L’ACI consente ai cittadini di accedere ad un servizio con cui richiedere il riesame della posizione che presuppone l’invio della documentazione digitale. Il formato elettronico consentirà di verificare quanto inoltrato e risolvere, così, eventuali discrepanze nell’archivio, contenzioni e pendenze. Attenzione, non tutte le Regioni presentano questo servizio. Ecco, dunque, la necessità di seguire il secondo percorso.

L’alternativa al portale ACI

In alternativa, l’automobilista può accedere ai servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate se attivati per la propria Regione. Ove non fosse possibile procedere per via digitale, si renderebbe necessaria una dimostrazione fisica del pagamento recandosi presso gli Uffici della Regione di competenza, presso le Agenzie Automobilistiche della propria città oppure presso gli Uffici Aci della zona di residenza.

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