La crisi incalza, la guerra fa paura: vendere i nostri gioielli conviene?

L’attuale scenario chiaramente spaventa e nemmeno poco. Le soluzioni in campo spesso sono difficili da prendere.

Cosa succede ad ognuno di noi quando tutt’intorno è grigio, tutto intorno è incerto. Come si può venire fuori da determinate situazioni se non sacrificando qualcosa. E’ davvero possibile sperare che tutto finisca e basta, senza immaginare particolari ripercussioni su noi stessi sulle nostre cose oppure andare verso ipotesi molto più realistiche in cui gli stenti la drammaticità degli eventi non lasciano alcuno scampo. E allora li può entrare in gioco qualsiasi dinamica.

Gioielli
Pixabay

In molti casi, guardando ad esempio all’attuale situazione, sperare davvero non basta. In alcuni casi ciò che travolge più di tutto è l’innescarsi di dinamiche particolari. Oggi, con la guerra il post covid assistiamo ad un aumento senza precedenti del prezzo dei carburanti, prezzo dei beni di prima necessità, parliamo di beni alimentari. Prezzi dei servizi. L’unica cosa a restare ferma sono gli stipendi dei cittadini. Immagiamo quindi, quanto tutto ciò possa risultare opprimente per un lavoratore medio, per colei o colui ha il dovere di mandare in qualche modo avanti la propria famiglia.

Cosa succede quando si ha la percezione di non potercela fare? Come si fa a sostenere il tutto? Molti, a malincuore decidono di privarsi di oggetti in proprio possesso spesso dal valore affettivo inimmaginabile. I gioielli di casa, quelli che si conservano per anni, cosi, per il gusto di farlo nella maggior parte dei casi, per il piacere di farlo. Oggetti forse nemmeno mai indossati appartenuti a nonne, madri e per questo speciali. Cosa succede se si fosse costretti a venderli? Come ipotizzare la cosa? Come fare materialmente a metterla in pratica.

La crisi incalza, la guerra fa paura: ecco i consigli pratici per considerare la vendita dei propri gioielli

Una delle prime operazioni da effettuare è chiaramente quella di scegliere i gioielli da voler vendere. Immaginiamo quindi di avere a disposizione un quantitativo di preziosi tale da considerare una vendita abbastanza fruttuosa. Generalmente quando si tratta di oro, la nostra attenzione corre subito alla valutazione di quest’ultimo per ipotizzare eventuali importi. Non tiene quasi mai conto del fatto che un aggetto specifico potrebbe valere molto di più della singola valutazione dell’oro rispetto al peso specifico dello stesso. Potrebbe essere considerata ad esempio la lavorazione dell’oggetto e quindi acquisire maggiore prestigio.

Un ottimo esperto in materia, professionista serio e qualificato potrebbe poi dirci se l’oggetto in questione è stato prodotto da una grande firma del settore o meno, altro elemento di fondamentale importanza. Potremmo poi sapere se lo stesso gioiello è stato prodotto utilizzando oro puro oppure oro rigenerato, aspetto da non tenere in secondo piano. Infine, utile potrebbe essere sapere se la produzione di tale oggetto sia stata effettuata a meno o si tratta per l’appunto di una produzione in un certo senso industriale.

Infine un fidato professionista potrebbe dirci se l’oggetto in questione faccia parte o meno di una collezione specifica, fattore che indubbiamente ne andrebbe ad aumentare il valore. Niente è dato per scontato insomma, niente è da dare per scontato o meglio. Nel caso della vendita di un oggetto prezioso sappiamo benissimo quanto sia influente la valutazione della persona che di fatto dovrà acquistarlo, quindi in linea di massima un professionista del settore. Alcuni elementi come abbiamo visto possono rimescolare le carte in tavola in maniera del tutto inaspettata.

Vendere un oggetto molto caro, potrebbe essere molto più accettabile considerando che lo si sta facendo per avere dei soldi da parte per ogni evenienza, nella speranza che mai questi soldi possano servire. La guerra, la crisi, l’aumento sconsiderato dei prezzi hanno in pochi giorni sconvolto alcuni equilibri che potevano rappresentare una nuova base di partenza. Tutto invece è stato stravolto, tutto sconvolto. Ora non si può che sperare che tutto torni come una volta.

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