Pensione, conto alla rovescia: ecco a chi tocca il 2 aprile

In pensione con Quota 102, il 2 aprile il primo giro per i dipendenti del privato e per gli autonomi. Ecco come funziona.

 

Il prossimo 2 aprile arriverà un altro giro di boa sul fronte delle pensioni. L’appuntamento sarà infatti con Quota 102, o meglio, per coloro che potranno beneficiarne in modo anticipato.

Pensione anticipata 2 aprile
Foto © AdobeStock

Usufruire di questo trattamento, istituito come misura ponte per sostituire Quota 100 e arrivare alla riforma del 2023, richiede dai tre ai sei mesi, a seconda del lavoro che si svolge. Con la circolare 38 del 2022, l’Inps ha dato disposizioni sulle condizioni di beneficio, contenute nella Legge di Bilancio e determinanti la possibilità di lasciare il lavoro a 64 anni di età e con 38 mesi di contributi. Cosa c’entra, quindi, il 2 aprile? Sarà la prima data utile per poter usufruire dello scatto anticipato. Come detto, a fare la differenza nella somma percepita sarà la tipologia di lavoro del richiedente. Ad esempio, dipendenti del privato e autonomi dovranno aspettare tre mesi.

Viceversa, i dipendenti pubblici saranno tenuti a pazientare sei mesi fra i diritti maturati e l’effettivo accredito del primo bonifico pensionistico. La cosiddetta finestra fra la maturazione dei requisiti e l’avvio effettivo della pensione. Le regole, in sostanza, non differiscono di molto dalle strategie previste da Quota 100, con la stessa alternanza dei trattamenti in base al datore di lavoro. A partire dal prossimo 2 aprile, il beneficio pensionistico in questione sarà riconosciuto a tutti i lavoratori richiedenti che non appartengono alla Pubblica amministrazione. Per chi ne fa parte, invece, il primo rateo è rimandato al periodo compreso fra il 2 luglio e l’1 agosto. Con riferimento ai trattamenti liquidati da enti diversi dall’Inps.

Pensione con Quota 102: cosa succede il 2 aprile

Per andare in pensione con Quota 102, sarà necessario possedere innanzitutto i requisiti anagrafici e contributivi, ossia 64 anni di età e 38 di contribuzione. Entrambi dovranno essere raggiunti prima del 31 dicembre 2022. Nel caso dei contributi versati, ai fini della pensione faranno fede tutti i versamenti effettuati. Possibile il cumulo, inclusi per quelli da riscatto o accreditati in due o più forme diverse ma non con i redditi da lavoratore dipendente o autonomo. L’unica eccezione saranno i contributi derivanti da lavori occasionali ma con un guadagno non superiore ai 5 mila euro lordi l’anno. Quota 102 non sarà valida, invece, per i dipendenti pubblici delle Forze dell’ordine o delle Forze armate, e nemmeno per i Vigili del fuoco o chi fa parte del corpo della Guardia di Finanza.

Resta la possibilità dell’anticipo, anche con Quota 102, per chi è titolare degli assegni ordinari di invalidità o degli assegni straordinari di solidarietà. La circolare Inps chiarisce anche sui pensionati con liquidazioni Tfs e Tfr per i dipendenti pubblici che, con il meccanismo di Quota 102, andranno in pensione con decorrenza dai 12 mesi dopo il raggiungimento del requisito minimo per il trattamento di anzianità. Oppure 24 mesi dalla maturazione dei requisiti per quella anticipata. Il meccanismo ponte, quindi, è pronto all’avvio definitivo. Il prossimo 2 aprile inizia il primo giro.

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