Crediti alimentari, cosa sono e chi li paga: nessuno più senza cibo e vestiti

I crediti alimentari sono dedicati alle persone che versano in una situazione di grave difficoltà economica. Scopriamo come richiederli e cosa prevedono.

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foto adobe

La Legge stabilisce che le persone economicamente in difficoltà debbano essere sostenute anche se la responsabilità della tragica situazione è loro. Vitto, cure, vestiario, abitazione sono le esigenze minime che devono necessariamente essere soddisfatte e dove non arriva il singolo interviene lo Stato con i crediti alimentari. Parliamo di prestazioni di assistenza materiale legate al dovere di solidarietà garantito dalla Costituzione. Ad erogare tali aiuti devono essere i familiari della persona in difficoltà coinvolti per un vincolo di parentela, adozione o affinità. Scendiamo nei dettagli per approfondire i punti più importanti dell’obbligo di erogazione dei crediti alimentari.

Crediti alimentari, chi li eroga?

La Legge stabilisce che a pagare i crediti alimentari debbano essere nell’ordine il coniuge, i figli o i discendenti, i genitori o gli ascendenti, le nuore e i generi, il suocero e la suocera e, infine, i fratelli e le sorelle anche nel caso in cui un solo genitore risulti in comune.

A quanto ammonta l’importo da corrispondere

L’importo da versare al parente in difficoltà non viene stabilito dalla Legge. L’unica norma da rispettare sottolinea come l’ammontare dei crediti debba essere commisurato al reale bisogno dell’interessato e alle condizioni economiche in cui versano i soggetti eroganti. In caso di cambiamenti nelle condizioni reddituali delle parti sarà necessario richiedere l’intervento di un giudice che provvederà ad aumentare o diminuire l’importo corrisposto.

Modalità di pagamento dei crediti alimentari

I familiari che hanno l’obbligo di pagare i crediti alimentari possono scegliere se corrispondere periodicamente una somma di denaro – erogando un assegno alimentare – oppure se accogliere o mantenere il beneficiario ospitandolo nella propria casa. Il giudice valuterà la modalità preferita e deciderà se appoggiarla oppure cambiare modo di somministrazione dell’obbligo.

Inoltro della richiesta, come avviene

Il soggetto che versa in difficili condizioni economiche può avanzare richiesta dei crediti alimentari avviando una causa civile in tribunale. Il soggetto dovrà dimostrare le condizioni di precarietà in cui vive e l’incapacità di mantenersi autonomamente. La domanda dovrà essere avanzata al familiare rispettando la graduatoria indicata precedentemente, partendo dal coniuge fino ad arrivare a fratelli e sorelle.

Durante lo svolgimento della causa, il giudice può obbligare uno o più parenti a versare un assegno provvisorio fino alla conclusione e all’identificazione del soggetto obbligato. Questo, poi, potrebbe essere costretto a versare tutti i crediti in forma retroattiva tramite espropriazione forzata.

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