Legge 104, è possibile sfrattare un inquilino disabile? La risposta non è scontata

Legge 104, è possibile sfrattare un inquilino disabile? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.

Sono in molti a chiedersi se, stando a quanto previsto dalla normativa vigente, sia possibile o meno sfrattare un inquilino disabile in caso di morosità.

Legge 104 sfratto inquilini
Fonte: Pixabay

A partire dal Covid fino ad arrivare al preoccupante aumento dei prezzi, sono tanti purtroppo i fattori che hanno un impatto negativo sul bilancio delle famiglie. Sempre più persone si ritrovano a dover fare i conti con un grave periodo di difficoltà economica. Un contesto particolarmente complicato, con alcuni che riscontrano delle difficoltà nel riuscire ad esempio a pagare in tempo il canone di affitto.

Una situazione, quest’ultima, che finisce per portare delle ripercussioni anche sul proprietario di casa che si ritrova così a dover fare i conti, a sua volta, con delle minori entrate. Proprio in tale ambito pertanto sorge spontanea una domanda: è possibile sfrattare un inquilino disabile? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.

Legge 104, è possibile sfrattare un inquilino disabile? Ecco cosa c’è da sapere

Abbiamo già avuto modo di vedere come non manchino dubbi sui permessi Legge 104, con numerose sentenze che hanno provveduto a fornire ulteriori chiarimenti in merito. Ebbene, sempre soffermandosi sulla Legge 104, sono in molti a chiedersi se sia possibile o meno sfrattare un inquilino disabile in caso di morosità. Ebbene, la risposta è sì. È possibile infatti sfrattare un inquilino disabile se moroso.

Allo stesso tempo la normativa vigente prevede alcune particolari forme di aiuto, con i tempi che possono risultare più lunghi del solito. In particolare è bene sapere che gli inquilini morosi disabili possono essere costretti a lasciare l’immobile solamente quando hanno già individuato un’altra casa in cui potersi trasferire.

Entrando nei dettagli, quindi, vuol dire che lo sfratto esecutivo di un inquilino con disabilità può essere ordinato solamente quando il soggetto interessato trova un’altra sistemazione idonea e con tutte le misure necessarie. Questo in quanto una persona disabile necessita di una casa che presenti determinate caratteristiche.

Legge 104, quando si ha diritto alla sospensione dello sfratto per 18 mesi

Sempre in tale ambito, inoltre, ricordiamo che nel 2007 è stata introdotta un’importante misura a sostegno delle persone più deboli. Tra questi si annoverano i disabili con reddito annuo lordo inferiore a 27 mila euro, oppure malati terminali o disabili a cui è stata riscontrata un’invalidità civile superiore al 66%.

Ebbene, quest’ultimi hanno diritto alla sospensione dello sfratto per 18 mesi. Trascorso questo lasso di tempo è possibile valutare la situazione e procedere, ove possibile, appunto con lo sfratto. Nel caso in cui l’inquilino moroso abbia una grave disabilità oppure se lo sfratto rischia di provocare l’aggravarsi della patologia, quindi, è possibile che venga riconosciuto comunque il diritto a rimanere in casa.

Questo è possibile se l’inquilino moroso consegni all’ufficiale giudiziario al momento della notifica dello sfratto una copia della certificazione rilasciata dalle aziende sanitarie locali. Quest’ultima, come è facile immaginare, deve attestare appunto l’impossibilità a lasciare l’abitazione.

Gestione cookie